Coronavirus in Campania, De Luca: “Sì al coprifuoco alle 23 per i ristoranti. A Napoli 1.100 positivi e 3mila in quarantena nelle scuole”

vincenzo de luca
vincenzo de luca- ph:web

Nella sua diretta del venerdì Vincenzo De Luca attacca a testa bassa il governo sullo scontro per il coprifuoco: «Manteniamolo – afferma – ma se non dobbiamo prendere in giro i ristoratori, mi pare ragionevole consentire a loro l’apertura fino alle 23 e il rientro a casa fino alle 23.30, perché se esco dal ristorante devo avere la possibilità di arrivare a casa, magari esibendo lo scontrino fiscale. E poi tutto chiuso. Ma sarebbe necessario avere i controlli. Però ancora oggi mancano le decisioni fondamentali rispetto al controllo del territorio.  Zona rossa, zona gialla, zona arancione, stupidaggini. L’Italia è abbandonata a se stessa».

La questione scuola: «Nella settimana 11-18 aprile – rivela il governatore della Campania – registriamo nell’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 centro  ben 1.189 casi positivi nelle scuole fra gli alunni. Nell’infanzia 33, nella primaria 99, alle medie 28 e alle superiori 29.  I contatti scolastici in quarantena sono 3.000. I familiari stretti sono 470. L’anno scolastico – dice – è saltato. Per me sarebbe stato ragionevole aprire per le prima medie e le ultime classi superiori che hanno l’esame di maturità. Ma sinceramente avrei guardato con preoccupazione a una apertura generalizzata a un solo mese dalla fine dell’anno scolastico. Si ha la sensazione che si affrontino i problemi solo per motivi ideologici. Nei trasporti non è cambiato nulla, io mi auguro che non si riaccendano focolai pericolosi».

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    ….lo sciacallo campano , che banchetta sulle migliaia di morti di cui è responsabile unitamente a tanti suoi delinquenziali emuli , ha levato ancora il suo verso selvaggio. Solite trombonate vuote al vento e nulla che già non abbiamo sentito. La realtà è che la campania divide il primato di contagiati con la lombardia e le ultime posizioni tra le regioni con meno centri vaccinali operanti. Lo ricordino i suoi elettori i deboli e gli anziani quando riceveranno le sue visite elettorali e lo cancellino dalle loro preghiere , anzi spostate il suo nome tra quelli che maledite ogni giorno.

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