La Procura di Potenza scopre un traffico illecito di rifiuti in una zona industriale del potentino. Sequestri dei Carabinieri

Ancora una volta la Procura della Repubblica di Potenza, guidata dal Procuratore Francesco Curcio ha individuato i responsabili di un traffico illecito di rifiuti. Questa volta l’illecito è stato scoperto nella zona industriale di Baragiano. L’indagine  coordinata dalla Procura della Repubblica di Potenza — Direzione Distrettuale Antimafia è stata condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Potenza che hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo in via d’urgenza finalizzato alla confisca di numerosi beni. Come si legge in una nota della Procura Distrettuale di Potenza sono stati sequestrati: “un immobile adibito a capannone industriale di 9000 metri quadrati e la pertinente area esterna, per un totale di 29.000 mq , tutto di proprietà di una società ubicata nell’area industriale di Baragiano, ricadente nel comune di Balvano, ormai da anni in disuso e sottoposta a procedura fallimentare. Sottoposta a sequestro anche una pala meccanica gommata, rinvenuta all’interno dell’immobile, utilizzata, spiega la nota della Procura,   verosimilmente per l’accantonamento dei rifiuti depositati.  L’odierno provvedimento, aggiunge la nota a firma del Procuratore Curcio,  si è reso necessario al fine di impedire che la libera disponibilità dei beni descritti potesse effettivamente agevolare la commissione di reati analoghi o consentire l’aggravarsi o il protrarsi delle conseguenze dei reati ipotizzati”. Lo scorso mese di gennaio i Carabinieri della Compagnia di Potenza, nell’ambito di capillari servizi di controllo nel territorio di competenza hanno scoperto che nel capannone sequestrato, ormai non più utilizzato da diversi anni, “ignoti malfattori, avevano nel tempo scaricato grandi quantità di rifiuti, accantonandoli illecitamente al suo interno e utilizzando anche la pala meccanica sequestrata oggi. “I militari operanti unitamente ai Carabinieri del Nucleo Operativo ed Ecologico di Potenza hanno inoltre potuto accuratamente ispezionare l’interno del sito, acclarando che al suo interno vi erano stati illecitamente depositati circa 5.000 tonnellate di materiale plastico di varia natura quale prodotto di scarto di lavorazione.  Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente inoltre, verranno svolti appositi controlli tecnici al fine di verificare e monitorare tutti i fattori di rischio per la protezione dell’ambiente derivanti dallo smaltimento illecito dei rifiuti rinvenuti”.

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