Concussione al Tribunale di Nocera: nei guai anche il custode giudiziario e un 30enne di Baronissi

Il 9 febbraio, quando i finanzieri del Comando provinciale di Salerno hanno arrestato in flagranza M.G.D., 30enne di Baronissi che stava ricevendo per conto di terzi 17mila euro consegnati da un imprenditore edile, dopo pressanti richieste da parte dei mandanti del giovane. Il titolare dell’attività economica aveva in corso, presso l’Ufficio Esecuzione Immobiliare del Tribunale Civile di Nocera Inferiore, una procedura esecutiva nell’ambito della quale gli erano stati pignorati  5 immobili ed era stato destinatario di insistenti richieste di euro da parte di ufficiali pubblici nominati ausiliari del Giudice dell’Esecuzione. Le indagini delle Fiamme Gialle svolte prima e dopo l’arresto, hanno consentito di acquisire concreti elementi circa la sussistenza del reato di concussione commesso dal custode giudiziario C.R. e dal consulente tecnico d’ufficio C.S., nominati dal Tribunale nell’ambito della procedura, in concorso con il trentenne M.G.D. che materialmente ha ritirato per loro conto il denaro in contanti accordato. Inizialmente, era scattata solo la misura interdittiva nei confronti del consulente tecnico C.S. mentre erano stati ritenuti insufficienti i riscontri riguardo al custode giudiziario C.R. ed a M.G.D. In seguito dell’appello cautelare proposto dalla Procura della Repubblica, il Tribunale del Riesame ha ritenuto la sussistenza della gravità indiziaria anche per M.G.D. e per il custode giudiziario C.R., nei confronti del quale è stata disposta la misura cautelare dei domiciliari, che potrà essere eseguita dopo la definitività del procedimento cautelare, qualora l’interessato dovesse proporre ricorso in Cassazione.

 

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