“Che l’osservatorio contro la Camorra non sia un vaso vuoto”, la richiesta del sindaco Esposito

La creazione di una cabina di regia per costituire un osservatorio contro la Camorra e le criminalità organizzate e una richiesta, a inchiesta terminata, di controlli sul territorio ed eventuale bonifica. Queste sono le richieste e le proposte da parte della Comunità montana Vallo di Diano dopo il consiglio generale di ieri sera. E’ stato il secondo punto all’ordine del giorno, il primo ha riguardato l’alta velocità e il “progetto epocale”, come lo ha definito Giovanni Caggiano, presidente della comunità montana Tanagro, “ospite” dell’assise. Un punto che ha visto la piena approvazione e un confronto rapido.

Più articolato il punto secondo. Il sindaco di Atena Lucana, Luigi Vertucci, ha presentato un documento nel quale si chiede con forza l’osservatorio contro la Camorra. Supportato dal suo vice Francesco Manzolillo, che ha preso anche la parola per chiedere che l’assemblea lanciasse un preciso messaggio politico contro le criminalità organizzate. Alla discussione ha partecipato anche il sindaco Vittorio Esposito, di Sanza, il quale ha commentato che “ben venga l’osservatorio ma che venga riempito di contenuti e obiettivi, altrimenti rischia di diventare un vaso vuoto”. Esposito ha anche aggiunto che i sindaci “non hanno certo potere giudiziario per affrontare le criminalità organizzate e per questo servono i presidi di giustizia”. Il primo cittadino di Casalbuono, Carmine Adinolfi, ha sottolineato che i toni dovrebbero essere meno forti e usare la parola Camorra avrebbe potuto far apparire come se il Vallo di Diano fosse un’area pienamente occupata dalla Camorra “e così non è”. Alla fine però è stato deciso di usare il termine Camorra, come chiesto con convinzione anche dal delegato di Sant’Arsenio, Angelo Raia. Non sono mancate le discussioni, sia per il comunicato del Comitato No Petrolio, sia per alcune critiche ricevute sui social sul mancato immediato commento alle indagini sia sulla spaccatura del Vallo di Diano. Critiche che gli amministratori hanno respinto ai mittenti, ribadendo di essere loro stessi vittime di questa vicenda.

Assenti i rappresentanti politici di San Rufo, Buonabitacolo e Padula.

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