In casa con droga e materiale esplodente: un arresto nel potentino

I Carabinieri della Stazione di  Francavilla in Sinni, insieme ai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile di Senise, hanno arrestato in flagranza di reato un 34enne , responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione di materiale esplodente e oggetti atti ad offendere. In particolare, i militari con l’ausilio di due unità del Nucleo Cinofili Carabinieri di Tito hanno fermato il ragazzo, già noto per i suoi precedenti, incrociato a piedi nel centro abitato, sottoponendolo a perquisizione personale.

Nel corso della stessa, il 34enne è stato colto in possesso di un “tirapugni” in acciaio e di 530 euro in contanti in banconote di vario taglio, ritenuto costituire provento dell’attività di spaccio, ipotesi di lì a poco avvalorata dalla perquisizione domiciliare che è stata eseguita in un deposito di sua proprietà, prossimo al luogo del controllo, oltre che nell’abitazione in cui vive.

In questa fase è risultato essere determinante il fiuto del cane antidroga “Shark”, grazie al quale i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 4 grammi circa di cocaina, quantitativo suddiviso in 5 dosi, 13 di hashish, 2 bombe carta ed un coltello a serramanico, insieme a 370 euro in banconote di vario taglio e materiale utilizzato per il confezionamento dello stupefacente.

I Carabinieri, al termine degli accertamenti, hanno arrestato il 34enne.

Come anticipato, si tratta solo dell’ultimo episodio, preceduto, di due giorni, da altro analogo risultato operativo conseguito in Sant’Arcangelo  dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Senise che in quella circostanza avevano arrestato in flagranza un 43enne, residente ad Armento, responsabile anch’egli di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti.

Questi, durante un posto di controllo, era stato sorpreso, sull’autovettura su cui viaggiava quale passeggero, con indosso 11 grammi circa di eroina, oltre a 2 piante di “canapa indiana” trovate nel suo domicilio durante la conseguente perquisizione.

Nell’occasione, il conducente del veicolo, sottoposto ad accertamenti sanitari, era stato deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria poiché resosi autore di “guida sotto l’effetto di stupefacenti”, in quanto risultato essere positivo all’assunzione di cocaina.

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