Il ricordo del compianto “don” Alfonso Vocca e il tributo ad Antonio Innamorato nel bilancio di Geppino D’Amico

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Non poteva mancare un ricordo di “don” Alfonso Vocca nel consueto appuntamento settimanale con il giornalista e storico Geppino D’Amico. Sotto i riflettori anche un recente volume dedicato ad Antonio Innamorato e le recenti novità relative all’ex Tribunale di Sala Consilina.

TESTO DI GEPPINO D’AMICO

Sabato scorso, ricordando il trentennale dell’inaugurazione del Palazzo di Giustizia di Sala Consilina, passato inosservato, stigmatizzammo il disinteresse di politici, amministratori e avvocati. Sarà stata certamente una coincidenza ma da lunedì stiamo assistendo ad una serie di iniziative di esponenti politici di schieramenti diversi. Corrado Matera ha reso noto il testo di una iniziativa regionale che sta portando avanti di concerto con il parlamentare del PD, Piero De Luca, per chiedere la riapertura del tribunale di Via De Marsico; Tommaso Pellegrino ha preannunciato una mozione; un altro consigliere regionale, Michele Cammarano, invoca il ripristino di un presidio di legalità e di garanzia di giustizia, a tutela dei cittadini contro fenomeni di corruzione, racket e traffici illegali. Che il tribunale di Sala Consilina sia un presidio indispensabile per il Vallo di Diano e per l’intero territorio meridionale della Provincia di Salerno è fuor di dubbio. Riteniamo, però, che le iniziative per chiederne e ottenerne la riapertura vadano discusse nelle sedi competenti e non solo sugli organi di informazione. Soprattutto bisogna fare in fretta, cioè prima della fine della legislatura che comporta la decadenza di tutte le iniziative avviate per cui bisognerebbe ripartire da capo. In tal caso, come già ricordato qualche tempo fa, “passata la festa, gabbato lu Santo”.

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Si intitola “Antonio Innamorato, Un politico coraggioso”. Il libro è stato pubblicato dall’Editore Giuseppe Galzerano ed è stato curato da Antonio Marrone. Si tratta di un volume a più mani in cui il curatore, oltre ad avere provveduto a ricostruire minuziosamente i punti salienti dell’attività politica di Innamorato, ha inserito il ricordo reso da amici, politici, personalità del mondo religioso, della scuola, dello sport (memorabili le sue partecipazioni attive alla maratona di New York), della società civile e del giornalismo. Antonio Marrone ricorda il senatore Innamorato come “una persona colta, leale, onesta, rispettosa degli avversari politici; convinto che bisognava capire le ragioni degli altri e farne tesoro, pur restando sulle proprie opinioni, perché diceva: “Nessuno ha la verità in tasca!”. Il libro si avvale della prefazione del magistrato cilentano Michele Oricchio il quale, tra l’altro, ha così ricordato Innamorato: “Apparteneva a quella generazione di uomini politici di primo piano che avevano conosciuto personalmente i disagi del dopoguerra e che portarono alla ribalta regionale e nazionale il Vallo di Diano e il Cilento, incarnandone disinteressatamente la volontà di riscatto per sottrarli alla loro secolare marginalità”. Laureato in Lettere, Antonio Innamorato è stato anche un uomo di scuola (prima docente e poi Preside dell’Istituto Magistrale Pomponio Leto di Teggiano). Per quanto riguarda l’attività politica è stato, assessore, consigliere provinciale e Presidente della Provincia di Salerno (dal 1985 al 1987) e comunale e anche sindaco della città di Teggiano. Senatore della Repubblica per due legislature (X e XI, dal 1987 al 1994) è stato Sottosegretario di Stato alla Pubblica Istruzione nel Governo presieduto da Azeglio Ciampi. E’ un libro da leggere in quanto, oltre a ricordarci un protagonista di anni ed anni della vita politica del territorio, consente di analizzare quel periodo con maggiore attenzione. Sarà utile soprattutto a chi quel periodo non lo ha vissuto personalmente.

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Martedì scorso (8 giugno 2021) si è spento a Sala Consilina Alfonso Vocca; avrebbe festeggiato i cento anni il 15 giugno prossimo. Lo ricordiamo per la sua attiva e lunga partecipazione alla vita politica e sociale del territorio. Una vita lavorativa presso l’Ufficio del Catasto di Sala Consilina, socialista di vecchia data, “don” Alfonso (così lo chiamavamo tutti) è stato consigliere comunale per diversi anni e sindaco di Sala Consilina tra il 1979 ed il 1980, guidando un’amministrazione di sinistra PSI-PCI. Proprio al periodo del suo sindacato si riferiscono le foto tratte dal Mattino Illustrato che nel gennaio del 1980 dedicò numerose pagine al progetto della “Città Vallo” con interviste di Elio Cadelo e Federico Tortorelli (firme di punta del giornale) a Paolo Portoghesi e Gerardo Ritorto e a diversi sindaci del territorio tra i quali lo stesso Vocca. Fa un certo effetto rileggere le sue parole a distanza di 40 anni: emerge il ritratto di un uomo che amava profondamente la sua città, pronto a difenderla di fronte alle domande insidiose di Federico Tortorelli. Tenace ma saggio era desideroso di conoscere sempre meglio la macchina amministrativa della città per svolgere al meglio il proprio mandato. In campo sociale ricordiamo la sua lunga militanza nella storica Società Operaia “Torquato Tasso” di cui è stato bibliotecario, segretario e presidente. Don Alfonso lascia nei suoi concittadini il ricordo di un Uomo mai arrogante che trattava tutti con semplicità e disponibilità.

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …..un uomo mite, gentile e perbene e non è poco di questi tempi!!!!!

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