Il viaggio di fede di Donato: un autista valdianese accompagna la preziosa Madre del Redentore dal Piemonte alla Sicilia

Donato ha portato Maria destinazione. Non soltanto un viaggio lungo una settimana dal Piemonte alla Sicilia con un carico d’arte prezioso, ma molto di più: un cammino della fede e anche una sorta di pellegrinaggio spirituale che, nei giorni che stiamo vivendo, assume un carattere ancora più significativo e sentito.

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Protagonista del viaggio la scultura della Madre del Redentore realizzata dallo scultore Gabriele Garbolino Rù e che, insieme ai pannelli dell’abside con i bassorilievi delle scene evangeliche, sarà ospitata nella costruenda Nuova Chiesa di Piano Peri. Alla guida di questo camion della speranza e della fede Donato D’Onza, 61 anni, originario di Sala Consilina, che lo scorso 21 luglio era partito dal laboratorio di Lavorazione Pietre, Marmi e Graniti “Cavezzale” di Villar Focchiardo, in provincia di Torino, per percorrere 1659 km con destinazione Cinisi, nel cantiere della Nuova Chiesa del Redentore di Piano Peri, in provincia di Palermo. Un viaggio seguito con grandissima partecipazione spirituale anche dal Vallo di Diano, dove risiede la famiglia di Donato, ed in particolare i figli Natasha, Carol e Michele e l’amatissima nipotina Ilary. Donato ha percorso tutta l’Italia sul lato del Tirreno, e con le soste obbligate e i fermi di fine settimana il suo viaggio si è concluso martedì 27, quando ha raggiunto finalmente il cantiere di Piano Peri. Dove l’attesa era enorme e dove è stato accolto con grandissima gioia dai fedeli e dal parroco della Parrocchia Ecce Homo di Cinisi, don Antonio Chimenti. I lavori per la costruzione della nuova Chiesa di Piano Peri sono iniziati il 28 luglio 2018, e dunque Donato ha portato a destinazione la statua di Maria giusto in tempo per il terzo anniversario della posa della prima pietra. Che è anche il giorno del suo compleanno, nel quale ha compiuto 61 anni. Missione dunque compiuta, ma il viaggio di Maria è soltanto l’ultimo step in ordine di tempo di un percorso spirituale che Donato e la sua famiglia valdianese hanno sempre seguito con partecipazione e fede. In particolare, il lungo cammino della Madre del Redentore è stato accompagnato da devozione e preghiera fin dal suo inizio, nel 2018. E ora, in seguito alla pandemia, assume anche il valore aggiunto di un forte messaggio di speranza.

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