Ditta edile di Cava de’ Tirreni intasca illecitamente oltre 50mila euro a fondo perduto

Un commercialista e due titolari di un’impresa del settore edile nei guai dopo un accertamento da parte della Guardia di Finanza della Compagnia di Cava de’ Tirreni. I tre, stando alle indagini condotte dai militari, avrebbero percepito illecitamente oltre 50mila euro. La scoperta è arrivata a seguito dei controlli delle fiamme gialle per verificare il regolare accesso ai contributi pubblici a fondo perduto.

Secondo una prima ricostruzione, per far risultare tali “perdite”, i tre indagati, tutti originari di Cava de’ Tirreni, avevano fittiziamente documentato ricavi relativi al 2019 nettamente più alti, utilizzando a questo scopo una fattura falsa, emessa per un importo superiore a trecentomila euro. Grazie agli accertamenti bancari, è stato tra l’altro appurato che il materiale ideatore della frode era il consulente fiscale, tenutario delle scritture contabili. a favore del quale sono risultati diversi bonifici, mentre il formale rappresentante della società era, nei fatti, un mero “prestanome”, allo stato irreperibile.

Le fiamme gialle hanno inoltre ricostruito le modalità di trasferimento e reimpiego del denaro illegalmente ricevuto dallo Stato, investito in attività economiche comunque riconducibili alla stessa impresa di costruzioni. Al termine delle indagini, su disposizione della Procura della Repubblica di Nocera Inferiore, diretta dal Procuratore Antonio Centore, i militari hanno cosi proceduto al sequestro di liquidità e titoli, nella disponibilità dei responsabili e della società, per un valore complessivo di circa 55mila euro, corrispondenti all’intero contributo indebitamente percepito.

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