Anche il vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca, ha partecipato all’incontro dei vescovi delle aree interne che si è tenuto gli scorsi 30 e 31 agosto a Benevento. Nell’incontro i Vescovi hanno riflettuto sulle cosiddette aree marginali del Paese, per proporre una “idea di pastorale” che possa interfacciarsi con la politica e mettere azioni in campo in grado di promuovere una nuova vivibilità e frenare lo spopolamento. La due giorni fa seguito ad un ciclo di incontri in cui sono stati affrontati i temi portanti su cui edificare una “rinascita”. Dalla coesione sociale alle infrastrutture, dall’autoimprenditorialità alla formazione, e fino ai servizi essenziali.
Al termine dell’incontro i vescovi hanno voluto rivolgere un messaggio alle loro comunità e alle istituzioni. Questo il cuore del messaggio:
“A voi fratelli e sorelle, che abitate nelle aree interne, manifestiamo tutta la nostra prossimità, l’incoraggiamento a rendervi protagonisti di una nuova stagione di sviluppo, che non può realizzarsi senza un impegno comune. Vi invitiamo a fare rete, uscendo dalla logica dei campanili, vivendo la fraternità e la solidarietà. Alle nostre Chiese locali chiediamo di vivere il prossimo cammino sinodale come una opportunità preziosa per ascoltare i nostri fratelli afflitti da storiche e incalzanti difficoltà, avviando così processi che portino a una pastorale specifica con uno sguardo attento alle realtà rurali. In questo recuperato slancio missionario ci impegniamo a costruire un volto di Chiesa battesimale, partecipativa, coinvolgente e coraggiosa, in cui il contributo dei laici, e delle donne in particolare, venga adeguatamente valorizzato; costruire ponti con le istituzioni nazionali e periferiche; collaborare con gli attori istituzionali nella Sperimentazione nazionale delle aree interne (SNAI) e nella applicazione delle Zone economiche speciali (ZES); adottare soluzioni pastorali capaci di formare le coscienze a vivere questo tempo di semina nella prospettiva di una solidarietà circolare; questo è particolarmente vero per la drammatica pandemia in atto”.
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……cercando possibilmente e con convinzione di liberare da corrotti e disonesti gli enti assistenziali collegati con le curie, in primis la caritas.