Sicignano-Lagonegro: 700 milioni per far tornare il treno commerciale

Servono settecento milioni di euro per ripristinare la Sicignano-Lagonegro. È quanto emerso dallo studio di fattibilità presentato dai tecnici di Rete ferroviaria italiana. Lo studio, commissionato dalla Regione Campania per un costo di un milione e settecentomila euro è stato presentato alla conferenza dei sindaci del Vallo di dDano. Quando sono state snocciolate le cifre, il volto degli amministratori si è contratto. Una cifra enorme e un destino segnato per una tratta sospesa dal 1987. Lo studio ha previsto anche l’eventuale destinazione turistica e il costo è di soli 270 milioni euro. Insomma cifre enormi, difficile per non dire impossibile da destinare. Anche perché lo studio ha evidenziato che eventualmente si dovesse far tornare il treno, andrebbe alla stessa velocità di trent’anni fa e servirebbero tratti completamente nuovi. Dieci milioni di euro al chilometro, per una utenza – è stato rilevato anche questo – inferiore a trent’anni fa. La presentazione è stata fatta nella sede della comunità montana Vallo di Diano, alla presenza dei consiglieri regionali Luca Cascone, delegato ai trasporti e fautore dello studio di fattibilità, Tommaso Pellegrino, Corrado Matera e Andrea Volpe. Presenti quasi tutti gli amministratori del comprensorio.

3 risposte

  1. Giulio Pica ha detto:

    Va bene, allora andiamo a Salerno e Napoli con l’AV pagando un alto prezzo, oppure continuiamo a rimpinguare le casse delle solite autolinee private!!

  2. francesco auleta ha detto:

    E’ l’ennesimo studio di fattibilità che esclude il semplice ripristino della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro, anche per mancanza o insufficiente utenza.
    I costi per gli studi li sopporta, ovviamente, la collettività!
    Sembra che sia giunta l’ora che coloro che da trent’anni si sono trastullati con il giocattolino del ripristino utilizzino il loro tempo e le loro energie per altri scopi più conseguibili: come, ad esempio, insistere affinché la prevista nuova linea ferroviaria ad alta velocità non solo abbia una fermata nel Vallo di Diano ma sia a PERCORRENZA PROMISCUA, sia, cioè, utilizzabile anche dai convogli normali.

  3. fusco antonio ha detto:

    ……le soluzioni intelligenti ci sono , ma quello che è sospetto e l’accanimento con il quale certi figuri da trenta anni ronzano attorno al cadavere oramai putrefatto della sicignano-lagonegro. Studi, trasferte, convegni e pranzi sembrano non bastare. Comprendo anche che il malloppo sarebbe sostanzioso , ma spero che chi è preposto a controllare faccia seriamente ed onestamente il proprio dovere.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *