La politica del Vallo di Diano non dovrà farsi sfuggire la stazione dell’Alta velocità

Le cifre che – secondo lo studio di fattibilità – serviranno per far tornare il treno commerciale o anche turistico tra Sicignano e Lagonegro sono enormi, forse impossibili. Cifre enormi per un beneficio, considerato quanto detto ieri, minimo. Un tema sul quale ancora si dibatterà e sul quale occorrerà però non avere gli occhi chiusi, anche perché una possibile alternativa c’è nel trasporto sul ferro. Lo scippo del 1987, il primo subito dal Vallo di Diano, non sarà quindi risanato, ma si potrebbe sperare che l’Alta Velocità possa essere una buona medicina. Solo se, occorre rimarcarlo con forza, si decida di posizionare la stazione nel comprensorio valdianese, altrimenti sarebbe una nuova atroce beffa. Da tempo si da per certo che sia così, che la seconda stazione in provincia di Salerno possa essere costruita nel Vallo di Diano (Atena o Buonabitacolo) ma è davvero così? Nel Basso Cilento e nella parte alta della costiera lucana, nella zona di Sapri e in quella di Maratea si stanno facendo pressioni politiche su Ferrovie italiane affinché la stazione sia fatta a Sapri. Nel Vallo di Diano ci sta muovendo, politicamente, con molta meno veemenza, nella convinzione che la stazione sia già nel comprensorio. I politici, gli amministratori locali e regionali, hanno avviato una serie di contatti e dato vita a incontri vari per avere rassicurazioni in tal senso. Si tratta di movimenti più individuali che collettivi, occorre dire. Ecco, forse, un po’ più di compattezza occorrerebbe al Vallo di Diano per non farsi sfuggire quella che sembra essere – ancor di più dopo lo studio di infattibilità – l’ultima speranza per il futuro nel e del Vallo di Diano.

Una risposta

  1. francesco auleta ha detto:

    Le forze politiche, sociali ed economiche e le istituzioni dovrebbero impegnarsi per ottenere non solo ciò che la società Ferrovie italiane inizialmente sembra che abbia proposto, e cioè una fermata tra Atena Lucana e Sala Consilina della nuova linea ferroviaria ad alta velocità, ma anche la possibilità che la nuova linea sia a PERCORRENZA PROMISCUA, sia, cioè, utilizzabile anche dai normali convogli.
    In tal caso (si riuscirà a comprenderlo?), il definitivo mancato ripristino della linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro sarà,almeno parzialmente e realisticamente, superato.

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