Spaccio nel Vallo di Diano: il problema è sociale. Oltre un milione di euro all’anno speso per acquistare la droga

Un giro di affari di oltre un milione di euro l’anno, clienti di ogni fascia d’età (dai 18 ai 60 anni) e di ogni classe sociale, due diverse organizzazioni, una più “locale” e una più ramificata, e 26 persone colpite da misure cautelari per traffico di sostanze stupefacenti. A scoprire il traffico di droga, i carabinieri della Compagnia di Sala Consilina diretta dal capitano Paolo Cristinziano. L’indagine “Big brother” è partita quando la Compagnia era comandata dal capitano Davide Acquaviva e comunque sempre coordinata dai militari provinciali di Salerno guidati dal colonnello Gianluca Trombetti. Le attività investigative portate avanti dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura di Potenza, diretta dal procuratore capo Francesco Curcio e dal sostituto Vincenzo Montemurro hanno portato alla scoperta di un vasto traffico di ingenti quantitativi di cocaina, marijuana e hascisc con epicentro nel Vallo di Diano.

Insomma un grande giro di spaccio ma soprattutto – forse è questo l’aspetto che va tenuto più sotto controllo a livello sociale – un grande uso di sostanze stupefacenti nel Vallo di Diano. Consumatori di ogni età e ogni professione, e sostanze di diverso tipo, anche tra le più pesanti. C’è un problema sociale, è evidente. E se i carabinieri intervengono per reprimere – come loro compito – il problema, le istituzioni dovrebbero farlo per prevenire. Lo fanno?

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