Michela Cimino e Angela D’Alto, rivoluzione “Rosa”: a Padula e MS Giacomo la “spallata” delle donne

L’Aria nuova che si respira nel Vallo di Diano dopo le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre ha il colore Rosa. Arriva infatti dalle donne una significativa “spallata” agli ex sindaci protagonisti negli ultimi decenni della politica valdianese e per nulla intenzionati a fare un passo indietro.
A Padula a Michela Cimino, a Monte San Giacomo ad Angela D’Alto, è stato fatto capire prima delle elezioni che la loro massima aspirazione poteva essere quella di vice-sindaco, incarico ricoperto nella passata legislatura. Entrambe sono state ritenute inadatte a guidare i propri comuni, paradossalmente da quegli stessi sindaci che per l’intero ultimo mandato avevano affidato loro l’incarico di vice. Salvo poi revocarlo a poche settimane dall’inizio della campagna elettorale.
A Padula il sindaco uscente Paolo Imparato, non potendo ricandidarsi nel ruolo di primo cittadino, ha preferito affidare la guida della sua coalizione a Dario Tepedino, ex avversario politico ed esterno alla sua compagine amministrativa. A Monte San Giacomo il sindaco uscente Raffaele Accetta ha ritenuto invece di ricandidarsi per il terzo mandato consecutivo, come consentito dalla legge per i piccoli comuni.
In entrambi i casi il disegno politico dei sindaci uscenti è entrato in conflitto con le legittime aspirazioni di due donne combattive e dalla forte personalità. Accomunate dall’esperienza amministrativa accumulata nel corso degli anni, Michela Cimino e Angela D’Alto hanno deciso che era il momento di uscire dall’ombra, e di camminare sulle proprie gambe. I cittadini di Padula e di Monte San Giacomo hanno dato loro ragione.
Il risultato di Michela Cimino a Padula, con un distacco di più di 500 voti a favore della lista “Per Padula” su quella avversaria, è stato sorprendente per gli osservatori esterni in termini numerici. Non lo è stato per i padulesi, perché le urne non hanno fatto altro che confermare il fortissimo legame e la fiducia che unisce la comunità a Michela Cimino. L’ex vicesindaco è stata premiata per la capacità di ascolto, la disponibilità e la concretezza dimostrata nel corso degli anni: un rullo compressore che mette i suoi cittadini davanti a tutto. La sua vittoria è stata fortissimamente voluta dalla gente: Padula ha scelto il suo “sindaco del popolo”.
La vittoria di Angela D’Alto a Monte San Giacomo si inserisce in un percorso politico da sempre vissuto e partecipato con grande intensità. Se ne conosceva la verve dialettica e intellettuale, insieme alla consolidata esperienza amministrativa, capace di conferirle in dote tutti i presupposti istituzionali indispensabili per guidare il proprio comune. A sorprendere è stata la non scontata capacità dimostrata in campagna elettorale di parlare alla gente, risvegliando l’entusiasmo di tanti giovani, e convincendo anche i più scettici che un rinnovamento era possibile.
Una boccata d’ossigeno “Rosa” non può che far bene al Vallo di Diano, e magari sarà anche funzionale a ispirare nuovi punti di vista, contribuendo allo sviluppo territoriale. Ma la sfida più importante per Michela Cimino e Angela D’Alto inizia ora, ed è quella di non deludere le aspettative. Entrambe considerare “inadatte” dai propri predecessori, ora dovranno sostenere il peso della fascia tricolore, e dimostrare con i risultati di meritare la fiducia delle proprie comunità.