Elezioni, le riflessioni di Geppino D’Amico: “Nei piccoli comuni non contano destra e sinistra ma i candidati”

Sotto i riflettori del Giornalista e storico Geppino D’Amico questa settimana ci sono i risultati delle Elezioni del 3 e 4 ottobre, che nei comuni del Vallo di Diano hanno visto novità e riconferme.

TESTO DI GEPPINO D’AMICO

Giorgio Gaber aveva perfettamente ragione: in Italia da anni, specialmente nei piccoli centri, Destra e Sinistra pari sono. Non fa eccezione il Vallo di Diano come hanno dimostrato le recenti elezioni amministrative a Teggiano, Montesano, Padula e Monte San Giacomo. Certamente i cambiamenti degli ultimi mesi, positivi o negativi a seconda della collocazione di chi commenta i dati, hanno influito sui risultati usciti dalle urne.

Se a Teggiano e Montesano la riconferma di Michele Di Candia, chiamato a lottare solo contro il quorum, e di Giuseppe Rinaldi era preventivabile, la vera sorpresa si è avuta a Padula dove il sindaco uscente, Paolo Imparato, dopo avere ricusato la sua vice, Michela Cimino, ed avere accettato le dimissioni dell’assessore Giuseppe Comuniello (entrambi da tempo aspiravano alla candidatura a sindaco) con una decisione a sorpresa adottata negli ultimi giorni ha optato per una soluzione esterna alla giunta. In altre parole, non ha indicato per tempo il suo successore e questo sarebbe stato uno dei motivi della sconfitta, almeno secondo il parere di osservatori neutrali a giudizio dei quali un buon politico è tale quando al momento di lasciare avrà contributo a indicare ed a far crescere il proprio delfino. Cosa che è avvenuta anni fa a Montesano quando il sindaco Dino Fiore, annunciando con largo anticipo che non si sarebbe ricandidato, fece capire che avrebbe puntato su Giuseppe Rinaldi.

Per quanto riguarda Monte San Giacomo non conosciamo i reali motivi della frattura apparsa subito insanabile tra Raffaele Accetta e Angela D’Alto ma il dato politico di rilievo è il seguente: con Accetta   esce di scena l’ultimo sindaco di scuola PSI in un paese in cui il partito del garofano vantava una tradizione che durava da quasi tre quarti di secolo.

Ora le due ex vice sindaco, Angela D’Alto (che preferisce essere chiamata sindaco e non sindaca ritenendo il primo appellativo più sobrio) e Michela Cimino (ancora non sappiamo se preferirà essere chiamata sindaco o sindaca) sono attese da un compito importante e delicato per il paese che guidano e per il loro futuro politico-amministrativo: le elezioni lasciano fatalmente degli strascichi per cui dovranno impegnarsi per ricompattare la popolazione e favorire la partecipazione della gente, in particolare donne e giovani. A proposito di giovani: auguri di buon lavoro al Forum dei Giovani del comune di Sassano che hanno rinnovato il Consiglio. Non sappiamo se la normativa preveda il rispetto delle quote di genere ma su undici componenti sono state elette altrettante ragazze con assenza totale di quota celeste. In attesa di conoscere l’opinione di coloro che fanno parte delle varie commissioni per le pari opportunità rivolgiamo alle neo elette i migliori auguri di buon lavoro.

Sabato scorso ci siamo occupati delle polemiche tra favorevoli e contrari alla statua della Spigolatrice realizzata da Emanuele Stifano e collocata sul lungomare di Sapri. Oggi ci corre l’obbligo di ricordare la presenza a Sanza nei giorni scorsi di una delegazione di allievi della Nunziatella, la scuola militare napoletana frequentata da Carlo Pisacane. Guidati dal colonnello comandante Ermanno Lustrino, accompagnati dal sindaco Vittorio Esposto e da rappresentanti dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, i cadetti hanno deposto una corona di alloro dinanzi al cippo che ricorda la tragica fine della spedizione. Non c’erano duemila persone ma la cerimonia va ricordata per l’enorme valore etico e storico di cui era portatrice e perché riconcilia con la storia patria. Storia che, purtroppo, spesso viene ignorata se non contestata.

A conclusione dell’intervento odierno desideriamo rivolgere sentiti auguri allo scultore della Spigolatrice, Emanuele Stifano, in quanto (lo abbiamo appreso dai social) nei giorni scorsi è diventato papà di un bel maschietto. Auguri ai genitori e al piccolo del quale non conosciamo il nome. Qualcuno in modo simpatico ha ipotizzato che potrebbe chiamarsi Carlo Luigi, in segno di ringraziamento per Carlo Pisacane e Luigi Mercantini. In fondo è anche grazie a loro che la fama di papà Stifano ha varcato i confini nazionali approdando oltreoceano.

GEPPINO D’AMICO

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    ….sempre compito ed istituzionalmente schierato e corretto , fin troppo, geppino. Di candia, d’alto, rinaldi sono successori o di se stessi o di vecchie cariatidi della politica. Una sola cosa è importante e va detta: almeno alle ammistrative locali non si assiste alla calata di perfetti sconosciuti che arrivavano nel vallo , prendevano i voti e poi arrivederci e grazie. I meluzzi, i iannuzzi, i conte, gli angrisani oggi non arrivano. . Quando si emanciperà questo nostro popolo e finirà di ringraziare ed elogiare residui del passato marcio corrotto e servile. Gran parte della popolazione valdianese rimane ascara e servile e lo vediamo nelle elezioni politiche con forza italia,fratelli d’italia ed oggi anche la lega che raccolgono voti a mani basse con una politica clientelare che come sempre adotta il sistema borbonico di “festa, farina e forca”, dove la parola forca è scomparsa ed è subentrata invece la politica assistenziale con sovvenzione di parassiti e nullafacenti.

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