Il capolavoro di Totò “Malafemmena” censurato ad Amici, ma intanto la Spigolatrice di Sapri diventa un brand

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Ascoltate finché potete il bellissimo brano scritto da Totò ed eseguito da Roberto Murolo, perché potrebbe anche diventare il prossimo bersaglio del movimento me-too, il movimento femminista che si batte contro le molestie sessuali e la violenza sulle donne.

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Per il momento la censura al termine “malafemmena”, come riportano diverse testate giornalistiche, sarebbe arrivata nel corso della trasmissione “Amici”, in onda sui canali Mediaset. In una sfida, si è ballato sulla musica di Malafemmena ma per due volte la parola, che dà il titolo alla canzone e a due film, sarebbe stata omessa. Probabilmente una concessione estrema al politicamente corretto, che non è certo passata inosservata al curatore del progetto “Totò Poetry Culture”, Gianni Valentino. “Forse il termine “malafemmena” per Amici non è politicamente corretto -afferma Valentino- e quindi per esigenze di “pulizia televisiva”, si è preferito storpiare una canzone eseguita da centinaia di interpreti e che dà il titolo a due film. Visto che quest’anno, tra l’altro, ricorre il settantesimo anniversario di “Malafemmena”, perché rovinare un’opera di Totò sabotandone il valore letterario? Se in quest’anno nero per i femminicidi si voleva usare un surplus di attenzione, e si è trovata sconveniente la canzone -conclude- meglio non utilizzarla proprio”.

Staremo a vedere se si è trattato di un eccesso o se il titolo e il testo della canzone di Totò incorreranno negli strali del movimento femminista. In ogni caso ritorna il tema della censura ad una opera d’arte (in questo caso musicale) già portato sotto i riflettori nei giorni scorsi dalla richiesta di rimozione della Statua della Spigolatrice di Sapri opera di Emanuele Stifano, accusata di sessismo. In questo caso non solo la statua è rimasta al suo posto, sul lungomare di Sapri, ma secondo le ultime notizie riportate dal quotidiano Il Mattino sta diventando addirittura un brand promozionale. Il lato “b” della chiacchierata statua della Spigolatrice di Sapri e l’amore per il proprio paese hanno ispirato un nuovo logo per identificare la cittadina saprese, che è stato stampato su alcune magliette indossate da chi si è presentato all’appuntamento lanciato tramite Facebook e fissato sotto la statua. Tra loro tante donne, come dimostrano gli scatti che hanno immortalato la maglietta souvenir. Un’altra iniziativa che non mancherà di far discutere

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