Associazione Coscioni ed eutanasia legale, primo sì dell’Asl alla morte dignitosa

Svolta storica nel riconoscimento del diritto alla morte dignitosa in Italia. Il Comitato etico dell’Asl delle Marche (Asur) ha attestato che Mario (nome di fantasia di un tetraplegico immobilizzato a letto da dieci anni) possiede i requisiti per l’accesso legale al suicidio assistito. Il via libera è arrivato dopo due diffide legali all’Asur e l’aiuto offerto dall’ associazione Luca Coscioni. Mario è il primo malato in Italia a ottenere il via libera al suicidio medicalmente assistito, dopo la sentenza ‘Cappato-Dj Fabo emessa dalla Consulta che ha accolto la tesi difensiva della non punibilità dell’aiuto al suicidio. Nella sua squadra di avvocati, presenti il salese Franco di Paola e Filomena Gallo, teggianese d’origine, due punti di riferimento dell’associazione Coscioni e che da sempre si battono per il riconoscimento del diritto all’autodeterminazione del fine vita.

“Mi sento più leggero, mi sono svuotato di tutta la tensione accumulata in questi anni”. Questo, rende noto l’Associazione Coscioni, il commento di Mario – primo malato ad aver ottenuto il via libera al suicidio assistito in Italia – dopo aver letto il parere del Comitato etico. “Sono stanco e voglio essere libero di scegliere il mio fine di vita. Nessuno – dice in un video – può dirmi che non sto troppo male per continuare a vivere in queste condizioni”, e “condannarmi a una vita di torture. Si mettano da parte ideologie, ipocrisia, indifferenza, ognuno si prenda le proprie responsabilità perchè si sta giocando sul dolore dei malati”.

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