Dora: il mistero dell’unghia ritrovata in casa

Un’unghia smaltata trovata all’interno dell’appartamento di Antonio Capasso e un livido, o meglio una escoriazione prima della caduta dal quarto piano, sul dito della stessa mano dal quale l’unghia si è staccata sono altri elementi sul quale indagare per comprendere le cause della morte di Dora Lagreca, la giovane di Montesano sulla Marcellana che ha perso la vita nella notte tra l’otto e il nove di ottobre. L’autopsia non ha sciolto i dubbi e le ipotesi sul perché della caduta dal quarto piano della palazzina a Potenza restano tutti: gesto estremo, incidente e omicidio. L’unghia potrebbe essersi spezzata per un gesto autolesionista o per l’azione di terzi.

Capasso, 29 anni, resta indagato per induzione al suicidio. Altro elemento emerso è che il giovane potentino subito dopo la caduta ha provato a chiamare la madre, che non ha risposto e poi il 118. Elementi importanti potranno emergere dell’audio della telefonata al 118, ancora secretato, dalle analisi dei Ris, dalla prossima consegna degli esiti degli esami sui dispositivi tecnologici. Da aggiungere che nel sangue di Dora è stato riscontrato un tasso alcolemico di oltre 1.5 grammo per litro e nessuna sostanza tossicologica.

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