Il gattino Rambo ritorna dalla sua famiglia a Ceraso

Si è conclusa nel migliore dei modi l’avventura dell’accoglienza del gattino Rambo che, finalmente, si è ricongiunto con la sua famiglia dopo che le loro strade si erano separate una volta giunti in Italia.

Rambo, lo scorso 13 marzo, è infatti arrivato a Lampedusa dopo una traversata in mare. Partito da Sfax, in Tunisia, con la sua famiglia con cui ha vissuto sin da piccolo, arrivato in Italia, è stato separato dalla sua famiglia umana per osservare la quarantena, di oltre sei mesi, così come previsto dalla legge per gli animali provenienti da quelle zone dell’Africa affidato alle cure di Daniela Palazzo, una cittadine di Lampedusa. Nel frattempo la famiglia Maaloul, dopo il passaggio dal Centro di accoglienza dell’isola, ha trovato alloggio a Ceraso, grazie ad un progetto attivato dal Comune campano.

Ieri, giovedì 16 dicembre, finalmente Rambo è stato riconsegnato a mamma Fatma, papà Ahmed ed alle figlie Rayan, Bayan e Farah. L’incontro è avvenuto nel pomeriggio nella sala consiliare del piccolo comune campano nel corso di una iniziativa alla quale hanno partecipato il sindaco di Ceraso Aniello Crocamo, il sindaco di Lampedusa Totò Martello, l’assessore alle Legalità della Campania Mario Morcone, Emiliano Sanges presidente Apeiron Coop Sociale, Anna Ceprano presidente Legacoop Campania.

L’iniziativa è stata coordinata da Statia Papadimitra responsabile Welfare Progetto Sai Ceraso “Il ritorno di un gatto a casa è un piccolo gesto di grande umanità” ha detto Martello. Il sindaco di Ceraso Aniello Crocamo ha ribadito la necessità di “portare avanti azioni di vera integrazione capaci di coinvolgere le comunità anche dal basso”. “Le nostre figlie sono così felici – dicono Fatma ed Ahmed – finalmente possono riabbracciare il piccolo Rambo. Vogliamo ringraziare quanti si sono impegnati per rendere possibile tutto questo, per le nostre bimbe questa è una favola che diventa realtà, per loro sarà un Natale speciale”.

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