“Bruciano i rifiuti inviati da Polla in Tunisia, la Regione Campania ne pagherà le conseguenze”. L’accusa del parlamentare tunisino

“In fiamme i rifiuti trasportati illecitamente in Tunisia, la Regione Campania responsabile del mancato rientro”. I rifiuti sarebbero quelli partiti dalla zona industriale di Polla e sottoposti a sequestro dopo un’indagine della magistratura tunisina a Sousse. Una vicenda internazionale che dura da quasi due anni e mezzo. A denunciare l’incendio, con tanto di immagini, sono la consigliera regionale Marì Muscarà e il deputato tunisino Majdi Karbai. L’incendio, secondo fonti tunisine di origine dolose, si è registrato il giorno dopo la visita di Di Maio al governo tunisino. Poche ore dopo e i rifiuti sbarcati sono bruciati. La consigliera regionale Muscarà lo ha confermato: “Il rogo ha interessato container inviati e trasportati illecitamente dall’Italia, in quanto rifiuti non riciclabili. Da un anno e mezzo 282 container provenienti dalla Campania sono bloccati in Tunisia. Ben 70 di quei container, depositati nella sede dell’azienda Soreplast, nei pressi del porto di Sousse, con conseguenze inimmaginabili per chi vive in quei territori. Conseguenze che rischiano di concretizzarsi in una richiesta di risarcimento di chissà quale portata ai danni delle casse regionali, essendo la Regione Campania responsabile di avere tardato le procedure di rientro dei rifiuti”.

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