Consorzio di bonifica e il finanziamento da due milioni di euro, il presidente Beniamino Curcio ne chiarisce la destinazione

Il Presidente del Consorzio di Bonifica, Beniamino Curcio, ritorna sul finanziamento dei 2 milioni di euro assegnato dal Ministero delle Politiche Agricole: “Vista l’attenzione che sta emergendo sull’iniziativa progettuale che abbiamo promosso come Consorzio, ritengo opportuno ritornare sull’argomento con la speranza di poter offrire ulteriori elementi di informazione in ordine a ciò che intendiamo fare con i 2 milioni di euro assegnati dal Ministero delle Politiche Agricole.”

Il bando ministeriale era stato pubblicato nel 2020, diretto ai consorzi di bonifica al fine di realizzare opere strategiche di rilevanza nazionale, ovvero opere che, come ha dichiarato lo stesso Curcio, “sono chiamate a risolvere problemi di interesse generale, contenimento dei processi di desertificazione e salvaguardia degli ecosistemi, adattamento ai cambiamenti climatici, miglioramento della qualità dei corpi idrici e sostegno alla competitività delle produzioni agricole, al di là dei benefici conseguibili nell’area in cui è prevista la loro realizzazione. Opere riconducibili essenzialmente alle infrastrutture irrigue, alla mitigazione del dissesto idrogeologico, alla difesa delle esondazioni, ai bacini di accumulo, compresi programmi di assistenza e consulenza.”

“Con la nostra iniziativa” – ha dichiarato il presidente Curcio –  “abbiamo portato il nostro Consorzio e il Vallo di Diano alla ribalta nazionale perché il Ministero ha riconosciuto non solo la validità della nostra proposta ma anche l’interesse nazionale delle opere che intendiamo fare e ci siamo classificati al 6° posto nella graduatoria definitiva tra le 10 domande approvate. Un risultato eccezionale perché, con il finanziamento assegnato, siamo autorizzati a progettare opere grandiose e strategiche che il nostro territorio non vede da quando è stata realizzata l’autostrada, se non addirittura prima. Un risultato eccezionale” – ha proseguito Curcio – “perché l’opera principale che dovremmo progettare, come previsto nel 1° lotto dello studio di fattibilità inviato al Ministero (circa 100 milioni di euro),  è la Diga di Casalbuono.”

Il presidente Curcio si è speso, poi, nello spiegare l’importanza di tale opera, sottolineandone l’utilità del progetto che persegue quattro obiettivi strategici:

  • mitigazione del rischio alluvionale e quindi maggiore sicurezza idraulica legata al Fiume Tanagro;
  • sviluppo di sistemi irrigui consortili moderni, efficaci e meno costosi, potendo contare su un approvvigionamento degli impianti a caduta, con risparmio di energia elettrica e, quindi, con vantaggi economici per i consorziati che irrigano;
  • valorizzazione delle nostre risorse ambientali, a partire dagli ambiti fluviali;
  • trasferimento della risorsa acqua per fini irrigui in altri bacini: Alta Valle del Bussento (Sanza) e Piana del Sele.

“Parliamo, dunque, di una grande progettazione infrastrutturale a servizio del Vallo di Diano. Un grande progetto che, non solo ci consentirà di salvaguardare e custodire due beni preziosi: acqua e territorio, ma che potrà creare i presupposti strutturali per un riposizionamento competitivo della nostra Area. La nostra iniziativa” – ha continuato il presidente del Consorzio di Bonifica – “deve essere colta, perciò, come un input culturale e programmatico, ovvero come il tentativo di trasformare un “sistema di esigenze” (riconducibili principalmente a necessità di sicurezza idraulica) in un “sistema di opportunità” attraverso una progettazione integrata, innovativa e condivisa, in grado di intercettare i finanziamenti del PNRR e di altri strumenti di programmazione per investimenti assolutamente necessari per rendere il nostro territorio più “resiliente” rispetto ai rischi ambientali e, al tempo stesso, per costruire una nuova stagione di sviluppo, scommettendo su ambiente, cultura, paesaggio, cibo, che sono i punti di forza della nostra Area.”

E dopo aver illustrato gli aspetti tecnici e funzionali del progetto destinatario del finanziamento, il Beniamino Curcio ha voluto sottolineare come l’intero iter di utilizzazione dei 2 milioni di euro avverrà nella piena collaborazione di tutti: “Una cosa è certa: sarà fatto tutto alla luce del sole e non saranno operate scelte progettuali che non siano supportate sul piano tecnico, scientifico e accademico o che non siano state comprese e condivise dalla gente. Non ci sono secondi fini, neppure elettorali” – ha chiarito – “Solo la passione e la responsabilità di fare il proprio dovere di amministratore a servizio della nostra zona, auspicando che l’opportunità che ci è stata data venga sposata dalla politica  e colta dal territorio in tutte le sue espressioni.”

In conclusione, Curcio ha poi ringraziato il sindaco di Casalbuono, Carmine Adinolfi, per il risultato ottenuto: “E’ stato lui infatti, nel corso di un sopralluogo congiunto teso a verificare i danni arrecati dal Fiume Calore nel territorio di Casalbuono, ad innescare l’idea progettuale, ritenendo, da bravo ingegnere, che solo con un invaso a monte si potevano contenere i flussi di piena ed evitare i vistosi danni alluvionali con i quali da anni siamo costretti a fare i conti. E’ stato lui, da Sindaco lungimirante, ad incoraggiarmi ad aderire al bando, condividendone l’impostazione progettuale e gli obiettivi. Sono sicuro che continuerà a starci vicino ed a sostenere fattivamente il percorso partecipativo che dovremmo attivare.”

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2 risposte

  1. francesco auleta ha detto:

    Prima del rinnovo del presidente e della deputazione del Consorzio, quante altre volte tornerete a parlare del sempre presente Curcio e dei suoi miracoli?

  2. fusco antonio ha detto:

    …….ho letto ed ascoltato tante volte discorsi programmatici anche di gente competente e che forse, almeno in parte credeva in quello che diceva. Purtroppo la realtà mi ha rappresentato negli anni successivi ben altro. Potrei fare un lungo elenco di libri dei sogni e favole raccontate alla gente, ma mi astengo. Una sola cosa , i nomi dei responsabili sono sempre gli stessi e dei consiglieri del consorzio anche, allora se ci troviamo in una situazione disastrosa come quella attuale le responsabilità dove vanno cercate? Mi auguro che la magistratura ed i carabinieri vigilino sull’utilizzo di queste somme, notevoli ed importanti, e che cerchino di evitare l’immancabile insorgere dell’ennesimo mazzettificio e delle infiltrazioni malavitose. Dite che anche il mio è un libro dei sogni ed una ” pia illusione”??

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