Ergon e mancati versamenti allo Stato: due assoluzioni e una condanna

Due assoluzioni e una condanna per i liquidatori della Ergon, la società partecipata del Consorzio Centro Meridionale che si occupava di rifiuti, oramai fallita da tempo. La sentenza è stata emessa nei giorni scorsi dal Tribunale di Lagonegro. Secondo l’accusa i liquidatori non avevano versato nel termine prescritto dalla Legge per gli anni 2013, 2014 e 2015 né le ritenute né l’Iva dovuta allo Stato per un ammontare di oltre 500mila euro. Al termine della Camera di consiglio, il Tribunale in composizione monocratica ha condannato soltanto uno dei tre liquidatori alla pena di otto mesi e l’interdizione dai pubblici uffici. Si tratta – occorre ricordare – del primo grado e che tra 90 giorni, quando saranno pubblicate le motivazioni, verosimilmente verrà presentato ricorso. Inoltre è stata disposta dal Tribunale la confisca di 600mila euro all’Ergon. Soddisfazione è stata espressa dall’avvocato Michele di Iesu, legale di uno degli assolti originario di Sanza. “Esprimo gioia per la piena assoluzione del mio assistito, completamente scagionato da questa imputazione”. Intanto circa venti ex dipendenti sono in attesa di diverse mensilità avanzate prima del fallimento della società partecipata per anni al centro di vicende giudiziarie, amministrative e politiche. “Vogliamo che vengano rispettati i nostri diritti ma anche a distanza di anni nessuno fa nulla”, hanno fatto sapere i dipendenti oramai avviliti dalla situazione.

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