Al via le operazioni di disinnesco dell’ordigno saprese, la data d’inizio operazioni é il 6 marzo


Continuano le operazioni di redazione del piano di evacuazione in vista delle operazioni di bonifica dell’ordigno bellico rivenuto a Sapri lo scorso gennaio.

Il primo cittadino saprese, Antonio Gentile, ha reso noto che dopo la riunione di qualche giorno fa, tenutasi nel comune del golfo, alla presenza di tutte le funzioni del COC di Protezione Civile, alla presenza della Prefettura di Salerno rappresentata dal vice Prefetto Vincenzo Amendola e e da Antonio Attianese, delle forze dell’ordine, della Croce Rossa, Anas, Enel, Consac e 2i Gas, in una nuova riunione tenutasi da remoto nella tarda mattinata di venerdì, il Prefetto di Salerno ha validato il progetto elaborato dal Comune di Sapri in ordine alle operazioni di evacuazione propedeutiche alla bonifica dell’ordigno bellico rinvenuto.

Confermata, quindi, la data di inzio delle operazioni previste per il 6 marzo.

Nei prossimi giorni, ed in attesa della conferenza stampa ufficiale che, con la partecipazione del Prefetto, illustrerà nel dettaglio il piano, il corpo di polizia municipale inizierà una campagna di screening presso le abitazioni coinvolte e l’installazione delle previste segnaletiche mentre il Gruppo di Protezione Civile comunale si occuperà della predisposizione del materiale informativo. L’evacuazione riguarderà all’incirca 600 persone residenti nella zona rossa, che si estende per in raggio di 475 mt dall’ordigno, nonché la sospensione del traffico ferroviario, dal momento che la bomba si trova a pochi metri dalla ferrovia.

I lavori dureranno tra le 5 e le 6 ore dopodiché l’ordigno sarà trasportato, a bordo di un mezzo dell’Esercito, presso una cava che sarà individuata e le persone potranno rientrare presso le loro abitazioni. L’ordigno americano era stato rinvenuto lo scorso 4 gennaio da alcuni operai interessati a lavori di sbancamento. Il suo disinnesco deve essere realizzato in un’area diversa rispetto al luogo del ritrovamento mentre per la cava di brillamento era stata proposta anche una cava di Atena Lucana.

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