Rifiuti verso il ritorno: iniziate le operazioni di imbarco. Dalla Tunisia: “Evento storico”

Ieri mattina sono iniziate le operazioni di carico sulla nave Arka e la partenza potrebbe avvenire all’alba. Il ministro dell’Ambiente tunisino, Leila Chikhaoui, ha definito “storico il processo di restituzione dei rifiuti che da quasi due anni è in porto. Il processo di restituzione dei rifiuti – ha commentato – è storico, soprattutto perché si tratta di un evento senza precedenti al mondo” Il ministro ha aggiunto che “subito sarà avviata la seconda fase, ovvero quella di chiedere il risarcimento necessario a spese di quanto sostenuto dallo Stato tunisino”. Mancava, sullo spinoso caso diventato un intrigo internazionale l’intervento del governatore Vincenzo de Luca, le sue dichiarazioni sono arrivate nell’appuntamento del venerdì, un elogio alla Regione e un j’accuse al governo. “La Campania si è fatta carico di un problema che riguardava i rapporti fra lo Stato italiano e la Tunisia, la Regione non c’entra. Ci siamo comportati da patrioti. Abbiamo lavorato per difendere l’immagine e la dignità dell’Italia, rispetto a un Paese nel quale avevano assunto impegni Presidente della Repubblica e Ministero degli Esteri”, così ha detto il presidente. “E’ successo che un imprenditore privato italiano aveva portato rifiuti in Tunisia, non tossici ma rifiuti normali, con l’obiettivo di avere un trattamento di questi rifiuti in impianti per la separazione della plastica e del vetro in Tunisia. Si è scoperto – ha spiegato De Luca – che in Tunisia questi impianti erano inesistenti, al punto che il ministro dell’Ambiente tunisino è stato arrestato. Questo arresto ha determinato un problema di rapporti fra Stato italiano e Tunisia, perché quei rifiuti sono rimasti stoccati nel porto. Da un anno e mezzo il Governo italiano si era impegnato con il Governo tunisino a risolvere il problema. In un anno e mezzo non era stato fatto nulla. Avevamo avuto rivolte in Tunisia e anche una situazione difficile per gli imprenditori italiani in Tunisia. Un mese fa l’ambasciatore tunisino in Italia ha chiesto di parlare con il presidente della Regione Campania”. Questo sembrerebbe dopo una interlocuzione dell’ex consigliere comunale di Salerno, Salvatore Memoli, console tunisino che ha messo in contatto l’ambasciatore con lo staff di De Luca. “L’ambasciatore a chiesto a me un aiuto per risolvere il problema perché da un anno e mezzo non si concludeva nulla. Pur essendo noi completamente estranei al problema, abbiamo deciso di dare una mano all’Italia e alla Tunisia”. “Altro che lavorare per difendere l’immagine dell’Italia, come De Luca ha dichiarato nel suo monologo settimanale. L’operazione-figuraccia rifiuti in Tunisia ha messo a nudo la totale incapacità, mista a malafede, del governo regionale”. È la dichiarazione della consigliera regionale Maria Muscarà, che per prima ha fatto luce sullo scandalo del traffico illecito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *