La battaglia di “Mida”. I sindaci di Auletta e Pertosa non votano la responsabile scientifica

La scelta della direzione scientifica della Fondazione Mida è il nuovo motivo di litigio all’interno della Fondazione che gestisce la Grotta di Pertosa e Auletta. Prima di affrontare l’ennesimo screzio occorre ricordare che si sta vivendo, all’interno della Fondazione, una battaglia di potere sulla presidenza e che vede confrontarsi, per semplificazione, Pietro Pessolano, sindaco di Auletta, e Francescantonio D’Orilia, presidente della Fondazione. Nel mezzo, a volte pacificatore, a volte ago della bilancia, il primo cittadino di Pertosa, Domenico Barba. Nell’ombra altri personaggi politici del territorio. Negli ultimi mesi sono state diverse le liti politiche su nomine, statuto e decisioni varie. La scelta della direttrice scientifica è solo l’ultimo capitolo di questi screzi. Più che la nomina (andata alla docente universitaria Rosanna Alaggio che da anni lavora e supporta Mida) è la decisione non unanime a far rumore. Il sindaco di Auletta ha votato contrario, si è astenuto Barba. “Ritengo – ha commentato Pietro Pessolano – che non scegliere in modo unanime un ruolo apicale sia un grave errore da parte di chi gestisce al Fondagione. Non giudico il nome ma il metodo. Il fatto che i ‘proprietari’ delle Grotte, ovvero i due sindaci, non siano ascoltati non è possibile né accettabile. Dobbiamo sopportare e non vogliamo più farlo, scelte di Regione e Provincia invece di autodeterminarci. E’ il momento di dire basta a questo meccanismo”. Il sindaco ha annunciato di convocare un consiglio comunale per il 6 marzo sulla sentenza che nel 2014 evidenziò che il Comune di Auletta rientrava nella zona della Grotta. “Per questione di rispetto reciproco non avevo mai ratificato quella decisione, lo farò nel prossimo consiglio comunale”. Toni meno forti per il suo collega Barba. “Non ho votato solo perché non ho condiviso il metodo scelto per nominare la direttrice. Ritengo la dottoressa Alaggio una ottima professionista e ottima per il ruolo che andrà a ricoprire, ma il metodo senza trovare un accordo condiviso non è giusto”.

“Siamo di fronte a un comitato scientifico e alla nomina di un ruolo che deve avere dei requisiti ben precisi e la dottoressa Alaggio ha tutte le qualità e storicamente in quattro anni ha dato tanto alla Fondazione. Si sta tentando di distruggere, da due anni, quello che si è costruito e non è solo il sindaco Pessolano che tenta di distruggere quanto fatto”, ha commentato il presidente Francescantonio D’Orilia.

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