Guerra in Ucraina, la solidarietà al suo popolo. A Polla un incontro di preghiera

La guerra non è così lontana da noi. Non solo perché ci separano poco più di 2000 chilometri, ma perché quello che sta accadendo in Ucraina investe la nostra quotidianità, la nostra società,  la nostra appartenenza all’Europa, la nostra persona. Nel territorio del salernitano la comunità ucraina è molto ampia. Le donne, gli uomini di nazionalità Ucraina che quotidianamente lavorano con noi e anche per noi stanno vivendo ore di grande angoscia per le loro famiglie, che vivono dalle città assediate dalla violenta avanzata russa, e per le sorti della loro terra d’origine. Sono donne, uomini e bambini che da un giorno all’altro si sono trovati catapultati nel terrore. Le immagini della guerra, perché di quello si tratta, sono rispetto anche ai conflitti di pochi anni fa, alla portata di tutti: in tv, su smartphone e pc. Continuamente anche i civili, quindi non solo gli organi di stampa, grazie anche ai social testimoniano le barbarie che stanno accadendo; il coraggio degli ucraini a voler difendere la loro terra; la disperazione di chi perde i propri cari e le proprie case; il pianto dei bambini smarriti dinanzi ad un terrore inspiegabile nonostante si cerchino i modi migliori per dare una spiegazione a tutto ciò. La nostra solidarietà al popolo ucraino, lì dove c’è la guerra, e qui dove sono tanti i cittadini spaventati, può essere manifestata nei modi più semplici: ad esempio con la vicinanza. Tra le iniziative organizzate nel Vallo di Diano, quella in programma domani a Polla presso la Chiesa di San Nicola, dove il parroco don Luigi Terranova  ha organizzato per le ore 11 un incontro di preghiera per riunire “tutti i fratelli e sorelle ucraini che vivono a Polla in particolare. Offriremo, dice don Luigi,  la nostra solidarietà e preghiere per la loro terra.  Ascolteremo le loro istanze per quanto possibile aiutarli “.

Dopo il gesto del comune di Pertosa che è stato illuminato con i colori della bandiera Ucraina, proseguono le iniziative di diverse istituzioni del territorio in segno di solidarietà e vicinanza al popolo ucraino. L’azzurro del cielo, il giallo del grano. I colori della bandiera ucraina da ieri sera illuminano ed illumineranno il simbolo del Comune di Sanza, la statua bronzea del cervo, posta in piazza XXIV maggio, fino alla fine delle ostilità. E poi anche importanti simboli culturali sono stati illuminati di giallo blu: come il maestoso tempio di Nettuno a Paestum e anche la bellissima ed imponente statua del Cristo Redentore di Maratea .

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …….con le preghiere non si risolvono i problemi della gente che soffre, ha paura e fame a causa di una umanità stirpe di caino che sa solo sbranarsi a vicenda.

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