Guerra in Ucraina. Primi profughi nel Vallo di Diano: la fuga di due mamme e tre bambini

Arrivano anche nel Vallo di Diano i primi profughi che scappano dall’orrore della guerra in Ucraina. E arrivano grazie alla solidarietà anche dei cittadini del territorio. Questa mattina, grazie ad uomo di Polla, sono giunte dopo tre giorni estenuanti di viaggio, a Salerno, due donne e tre bambini, di 11, 7 e 5 anni. I loro mariti sono rimasti in Ucraina a combattere come volontari. Le due donne, una delle quali ha la suocera che da circa 20 anni vive in Italia, vivranno in un piccolo appartamento a San Pietro al Tanagro. Una casa piccolissima, ma che momentaneamente assicurerà loro riparo. Un’abitazione però davvero troppo piccola per 5 persone alle quali si aggiungerà un’altra donna con due bambini, che partirà dall’Ucraina martedì. Da qui l’appello al sindaco di San Pietro al Tanagro, Domenico Quaranta, e a tutti i cittadini affinché oltre, magari a trovare una sistemazione più ampia, si attivi la macchina della solidarietà verso queste donne e i loro bambini che hanno portato nella loro fuga lo stretto indispensabile. Un viaggio estenuante quello affrontato dai piccoli e dalle loro mamme. Il pullman su cui hanno viaggiato, con altre 50 persone, è stato bloccato alla frontiera con la Polonia. Il mezzo quindi ha allungato il percorso provando a raggiungere l’Italia dall’Ungheria. Così dopo 72 ore di viaggio, momenti di paura, di stanchezza e angoscia le due donne e i loro bambini sono giunti a Salerno. Un viaggio, che sembra, peraltro, non sia costato nemmeno poco. Ben 150 euro il costo del biglietto per gli adulti e 100 euro per i bambini. Tanta la gente disperata, che seppur intenta a lasciare il terrore diffuso dall’avanzata russa in Ucraina, non può farlo per mancanza di possibilità economiche. Le donne ed i bimbi sono stati accolti da un ottimo pasto caldo e tante coccole della nonna e dei suoi familiari, ma anche da tante donazioni, tra cui beni primari, vestiti e giocattoli raccolti nel giro di pochissime ore dalle mamme di una scuola di Polla. Ma accanto ai beni materiali, queste persone hanno bisogno anche della vicinanza e dell’affetto dei cittadini del Vallo di Diano. Intanto sempre più comuni del Vallo di Diano stanno organizzando dei punti ufficiali per la raccolta di beni da inviare in supporto alla comunità Ucraina.

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2 risposte

  1. fusco antonio ha detto:

    ……accogliamo , ma dobbiamo anche integrare e non lasciare questa povera gente nelle mani di sfruttatori ed approfittatori come fatto con gli altri immigrati giunti nelle nostre contrade. Non lasciamo la gestione dell’accoglienza ed il malloppo al seguito nelle mani avide e corrotte di istituzioni come la caritas e ne cito una per tutte.

    • Andromeda ha detto:

      Lei vede del marcio ovunque. Forse è uno di quelli che dice aiutiamoli, ma a casa loro.. Se pensa che la Caritas nazionale non locale sia mal gestita vuol dire che è fuori dalla realtà o forse è uno di quelli che come unico canale sulla tv ha rete 4 il canale più squallido e populista mai visto dov’è pieno di gente che vede del marcio ovunque..

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