Il Vallo di Diano scende in piazza a Sala Consilina per dire no alla guerra

L’ Unione degli Studenti Vallo di Diano, il Forum dei Giovani di Sala Consilina e RESTA – Vallo di Diano lanciano un appello alle comunità e alle istituzioni del Vallo di Diano per esprimere solidarietà e vicinanza alle popolazioni colpite dalla guerra, con un momento di raccolta e presa di coscienza a seguito degli attuali conflitti in Ucraina. Lo scorso 24 Febbraio è iniziato l’assedio dell’Ucraina da parte della Russia realizzando uno scenario e un linguaggio di guerra che sembrava così lontano e che in breve tempo si è tramutato in una triste realtà che ha sconvolto l’Europa e il mondo intero generando tensioni e morte. Constatare che, nel 2022, la guerra sia ancora una risposta per risolvere le controversie tra gli Stati è una realtà che non può essere accettata. “È necessario” – dicono i ragazzi – “chiedere a gran voce il disarmo, unendo la voce del Vallo di Diano a quella di centinaia e centinaia di piazze nel paese e in tutto il mondo, ribadendo la necessità di promuovere una cultura di pace, condannando la guerra in ogni sua forma e in ogni luogo, vicino o lontano che sia, così come sancito dall’Art. 11 della nostra Costituzione, aprendo corridoi umanitari e pretendendo l’abolizione della produzione di armi e dell’investimento nelle spese militari”. La giornata sarà anche un’occasione per contribuire alla raccolta di beni essenziali da spedire in Ucraina oltre ad esprimere vicinanza alla cospicua comunità ucraina presente nel nostro territorio. “Crediamo in un mondo senza confini o bandiere e riteniamo opportuna una presa di posizione anche dai nostri paesi.” concludono gli organizzatori della mianifestazione. L’appuntamento è, nel rispetto delle normative anti-COVID-19 vigenti, per venerdì 4 marzo in Piazza Umberto I a Sala Consilina dalle 16:30.

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Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    ……ottima iniziativa!! Comunque bisogna avere grande attenzione e cercare di capire. Una cosa importante e il rispetto delle regole e delle leggi da parte della gente ucraina che ospitiamo. Tamponi e vaccini obbligatori e chi accampa motivi regiliosi o vari per fare il no vax se ne ritorni da dove è venuto. Ancora siamo in pandemia e stiamo stentando ad uscirne, quindi regole e rispetto rigoroso per tutti.

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