Omicidio Angelo Vassallo. Giuseppe Conte: “Otterremo la verità”

“Con tenacia e costanza otterremo verità sul caso Vassallo. Grazie al Comitato Antimafia per richiamare l’attenzione, della politica e delle istituzioni, su questa vicenda, sull’ omicidio del Sindaco Pescatore di Pollica, Angelo Vassallo, simbolo di legalità, ucciso il 5 settembre del 2010”. Così il presidente del M5S, Giuseppe Conte,  nel corso di un incontro nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati.

“A distanza di 11 anni e mezzo non c’è ancora verità. In questa vicenda, per certi versi tutta italiana, si innescano una serie di commistioni ed elementi che ricordano altre situazioni simili. C’è un omicidio di un rappresentante delle istituzioni che da subito doveva richiamare la massima attenzione, reazione e capacità investigativa. In realtà, a distanza di tempo, ci sono solo due indagati e nessuna verità giudiziaria. Si è tentato da subito di descriverlo come un omicidio di paese, si voleva indirizzare la verità verso una pista passionale, e si è indugiati invece a qualificarlo da subito come un omicidio di camorra. Purtroppo la mafia, la camorra, le organizzazioni criminali le immaginiamo in aree circoscritte, quando sono presenti in altre terre cerchiamo di minimizzarle”.

“Siamo qua dopo 11 anni sei mesi e 2 giorni. Quello di Angelo Vassallo è un omicidio politico mafioso, con 2 verità, giudiziaria e politica – sottolinea Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Vassalo – Questo convegno doveva essere organizzato da 11 anni fa, dal PD, il Partito a cui era iscritto mio fratello. Per 11 anni abbiamo chiesto questo e nessuno si è degnato di rispondere. A Roma hanno fatto gli spettatori, anche nell’alternarsi dei segretari. Nel silenzio, tutti si sono rivoltati contro la Fondazione in Campania. Nel 2015, l’attuale amministrazione ha organizzato la sagra del pesce nello stesso giorno nello stesso luogo dell’assassinio di Angelo. Quella stessa amministrazione che ha detto che a Pollica la camorra non esiste. Forse è distratta – continua Dario.

E rivolgendosi a Conte, insiste Dario: “Lei Presidente è un uomo coraggioso. La ringrazio per la lettera del 2020, lei è l’unico premier che in 10 anni ci abbia scritto”.

 

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