Incendi ad Eboli. L’Arpac: “Da monitoraggio inquinanti atmosferici non emergono criticità”

Proseguono le attività di Arpac per valutare gli effetti ambientali degli incendi divampati nel territorio comunale di Eboli   rispettivamente lo scorso 17 marzo a un deposito e lo scorso 18 marzo nello stabilimento del Consorzio Jonico Ortofrutticolo nell’area industriale della cittadina.  Per quanto riguarda l’incendio sviluppatosi nello stabilimento del  Consorzio Jonico Ortofrutticolo, lo scorso 18 marzo, l’Arpac, con una nota stampa, spiega che nei due periodi di monitoraggio delle diossine e  furani aerodispersi, uno nei giorni 19e 20 marzo e l’altro nei giorni 20 e 21 marzo, i valori evidenziati sono inferiori ai limiti di quantificazione utilizzato dalla comunità scientifica . Ossia, non emergono criticità. Ancora, spiega la nota dell’Arpac, “nei pressi del sito dell’incendio sono stati anche effettuati campionamenti di aria, rispettivamente il 19-20 marzo e 20-21 marzo, per PM10 e Idrocarburi Policiclici aromatici (IPA). I risultati evidenziano valori inferiori al valore limite giornaliero .  Sono programmati per il primo aprile, infine, i campionamenti dei suoli superficiali (top soil), in terreni situati lungo la direzione di prevalente dispersione della colonna di fumo generata dall’incendio, per valutare eventuali impatti da ricaduta del particolato originato dalla combustione”. Per quanto riguarda invece, l’incendio avvenuto lo scorso 17 marzo in un deposito, anche in questo caso il monitoraggio non ha evidenziato valori riconducibili ad inquinamento atmosferico. Ed inoltre, termina la comunicazione dell’Arpac, “in tutto il periodo dal 18 marzo a questa mattina, le concentrazioni di ozono, ossidi di azoto e altri inquinanti monitorati secondo la normativa vigente in materia di qualità dell’aria ambiente, dalle stazioni fisse di Battipaglia Parco Fiume e Battipaglia-Stir, nonché (dal 19 marzo) dal laboratorio mobile installato da Arpac nei pressi dello stabilimento del Consorzio Jonico Ortofrutticolo, si sono mantenute su valori nettamente inferiori ai limiti di legge.  Gli ulteriori risultati delle indagini in corso verranno diffusi non appena disponibili”.

 

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