Rifiuti tunisini: slitta ancora il trasferimento. I sindaci contro Strianese: “Nessuna decisione condivisa”

Un’ordinanza per evitare il passaggio dei 213 container tra i Comuni di Eboli, Battipaglia, Altavilla e Serre. Sarà questa la prima contromossa burocratica delle amministrazioni coinvolte. Sarà seguita poi dal ricorso al Tar contro la decisione della Provincia di trasferire i rifiuti a Persano. Nelle prossime ore, forse domani, ci sarà un vertice telefonico per comprendere il cronoprogramma per il trasferimento dei rifiuti.

Oggi sarà comunque una giornata decisiva da questo punto di vista e precede di 24 ore la decisione della Procura di Potenza sulla caratterizzazione con gli indagati (sette, per ora) chiamati a nominare i propri periti davanti al gip lucano. Per quanto concerne il fronte politico, dopo la “tregua pasquale” arriva la dura risposta dei sindaci della Piana del Sele alle parole di Michele Strianese. In una lettera firmata dai sindaci Cecilia Francese (Battipaglia), Mario Conte (Eboli), Franco Mennella (Serre), Roberto Monaco (Campagna), Francesco Cembalo (Altavilla Silentina), Nicola Parisi (Buccino), si prendono le distanze dalle dichiarazioni di Strianese e viene fornita una ricostruzione diversa di come si è arrivati alla decisione di portare i rifiuti “italo tunisini” a Persano. “Leggiamo di un percorso, a monte di quella ordinanza, fatto di ‘confronto e dialogo’ con i sindaci dell’area. Noi non ce n’eravamo accorti – si legge nella dura missiva dei sindaci –. A noi è sembrato che venissimo convocati, ogni qualvolta, solo per sentirci comunicare la ‘decisione irrevocabile’ di portare i rifiuti a Persano, per sentirci dire di no a tutte le nostre controproposte e per prendere atto delle manifestazioni di intolleranza del rappresentante della Regione verso le osservazioni dei rappresentanti istituzionali di un territorio martirizzato, negli ultimi decenni, dalle scelte regionali sui rifiuti”. Le amministrazioni coinvolte hanno accusato prima la Regione e poi il presidente Strianese. “La nota della Provincia nega che i territori siano stati oggetto di una ‘scelta imposta’. Noi abbiamo avuto, invece, netta, la sensazione di trovarci proprio dinanzi a una imposizione. Infine, dalla nota della Provincia si coglie che non è ancora chiaro dove si avvera la famosa ‘caratterizzazione’ dei rifiuti. Insomma non è ancora dato sapere dove verranno portati i 70 container che dovranno essere aperti per verificare che tipo di rifiuto c’è dentro”. Neanche nell’ordinanza si parla della caratterizzazione e da quanto trapela i campioni potrebbero essere prelevati proprio a Persano. “Ribadiamo che riteniamo una vera e propria provocazione – hanno denunciato i Comuni della Piana del Sele – pensare di effettuare la caratterizzazione a Persano o comunque in qualunque sito della Piana del Sele. La Provincia pubblica una nota per polemizzare con chi ritiene un gravissimo errore la scelta di portare i rifiuti tunisini a Persano, e non si trova il tempo per fare chiarezza sulla questione del sito per la caratterizzazione. Non vorremmo che qualcuno pensi di compiere un ulteriore atto di forza verso la Piana del Sele. Se ne assumerebbe per intero tutte le responsabilità e andrebbe incontro a vertenze in sede giudiziaria dai tempi indefiniti”.

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