Diagnosi sbagliata in Basilicata, salvato dai medici dell’ospedale di Polla

Rischia la vita per una diagnosi errata a Potenza, salvato dall’ospedale di Polla. Un uomo che abita in Basilicata ha raccontato la sua esperienza. Durante la notte tra giovedì 21 e venerdì 22 aprile ha un forte dolore all’addome. E la febbre che inizia a salire. Va al Pronto soccorso del San Carlo, a Potenza. Dopo poche ore, una visita, gli esami del sangue, una radiografia e un’ecografia dell’addome, viene mandato a casa con il consiglio di “assumere lassativi al bisogno”. Tuttavia i dolori aumentano e ,la febbre sale. Per niente rassicurato – come si legge su Basilicata 24 – chiama la Guardia medica. Il dottore lo visita e ipotizza un’appendicite. Gli consiglia di non perdere tempo e di recarsi immediatamente al Pronto soccorso. A questo punto si reca nella vicina Polla, all’ospedale Luigi Curto, accompagnato da un familiare. Al Pronto soccorso dell’ospedale di Polla un dottore, dopo averlo visitato, gli fa un’ecografia. Emerge con chiarezza un’appendicite acuta da operare subito. L’intervento è delicato. I medici tentano di procedere in laparoscopia. Ma il tentativo fallisce, quindi si opta per un intervento “a cielo aperto”, cioè attraverso incisione cutanea. Nel suo caso sono due le incisioni. “Quel medico del reparto di Radiologia di Polla che mi ha fatto l’ecografia mi ha salvato la vita”, ha rimarcato Mario. Il decorso è stato lento.

Una risposta

  1. Medico Radiologo ha detto:

    Giusto per onestà intellettuale, il medico che ha fatto l’ecografia e la tac sono io. Non ciliberti. Sono un medico del reparto di radiologia e preferisco non essere nominato, ma almeno che sia corretta questa informazione falsa che avete riportato nell’articolo.
    Grazie

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