La Fondazione Vassallo alla Conferenza Mondiale sugli Oceani, promossa dall’Onu, per parlare della legge “SalvaMare”

La Fondazione Angelo Vassallo sarà presente alla Conferenza Mondiale sugli Oceani delle Nazioni Unite del 2022, che si svolgerà dal 27 giugno al 1 luglio presso l’Altice Arena, Parque das Nações, Rossio dos Olivais, Lote a, Lisbona, in Portogallo per parlare del pericolo di inquinamento marino.

Ogni settimana vengono ingerite microplastiche per un quantitativo che ammonta a circa 5 grammi, l’equivalente di una tessera di abbonamenti per i mezzi pubblici, con conseguenze sulla salute tutt’altro che benefiche. In Italia ogni anno 500mila tonnellate di plastiche varie non vengono raccolte e di queste, la parte che arriva al mare, viene trasportata dalle correnti oceaniche fino a formare veri e propri atolli, le cosiddette isole galleggianti di rifiuti (se contano circa 6 nel mondo, accumuli di spazzatura composti da plastica, metalli leggeri e residui organici in degradazione), con danni enormi sugli ecosistemi marini e un impatto negativo fortissimo sull’habitat. Un deterioramento che genera microplastiche, con effetti devastanti in termini di inquinamento, oltre ai danni rispetto alla sopravvivenza della fauna marina, di tartarughe e cetacei, oltre al rischio di penetrazione nella catena alimentare umana.

Il tema della partecipazione della Fondazione intitolata al Sindaco Pescatore sarà, quindi, proprio la “Legge SalvaMare” , intitolata ad Angelo Vassallo e che è stata approvata nei giorni scorsi con importanti interventi a favore dei tanti pescatori che giornalmente si impegnano a tenere pulito il mare: “La Legge SalvaMare” – ha dichiarato il presidente della Fondazione, Dario Vassallo – “riconosce la centralità del ruolo dei pescatori nella pulizia delle nostre acque marine. Contrariamente a quanto accade oggi, i pescatori potranno trasportare rifiuti a terra senza incorrere in sanzioni e forme di penalizzazione. Una proposta semplice e di buon senso, che unisce la tutela dell’ambiente alla cultura della legalità. Chi raccoglierà i rifiuti abbandonati in mare non commetterà più reato, ma potrà riportarli in porto affinchè vengano immessi nel circuito virtuoso di riciclo e riuso, depositandole gratuitamente nelle isole ecologiche appositamente approntate dalle Autorità portuali. Questo si potrà fare anche lungo i fiumi, nelle lagune e nei laghi.” – ha concluso Vassallo – “Sarà sempre l’autorità di gestione dello specchio o corso d’acqua a prenderli in carico gratuitamente».

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