Canile Comprensoriale: revoca delibera Asl. La Comunità Montana: “Risoluzione consensuale”

“In relazione alla Delibera del Direttore Generale dell’ASL Salerno n. 682 del 18/05/2022 avente ad oggetto: “protocollo d’intesa per la gestione del rifugio comprensoriale della Comunità Montana vallo di Diano sito nel Comune di Sala Consilina in località Marrone” che ha previsto la revoca della delibera n. 1081 del 09/10/2020 di pari oggetto, si legge in una nota stampa della Comunità Montana Vallo di Diano, in cui veniva autorizzata la sottoscrizione del protocollo d’intesa, tra la Comunità Montana Vallo di Diano con l’ASL e CRIUV, nel quale, all’art. 2, veniva statuito che a fronte del versamento del contributo pari ad €. 40.000,00, annui per tre anni, la Comunità Montana avrebbe dovuto garantire le seguenti prestazioni:

  • Presenza di operatori tecnici qualificati di supporto al personale ASL/CRIUV;
  • Pulizia quotidiana dei locali;
  • Ricovero degli animali in box adeguati, nonché la regolare pulizia degli spazi di dimora;
  • Cure sanitarie ed adeguato livello di benessere fisico ed etologico;
  • Possibilità di esercizio fisico garantito mediante l’accesso giornaliero a cinodromi erbosi o aree di sgambatura;
  • Cibo ed acqua in quantità sufficiente e con tempistiche adeguate, il cibo deve essere completo e bilanciato nella sua formazione di proteine, carboidrati, lipidi, Sali minerali e vitamine ed essere appetibile;

All’atto dell’insediamento della Nuova Giunta Comunitaria, dopo un’attenta valutazione, anche di concerto con la Diano Projet srl (società concessionaria del canile comprensoriale), si è fatta un’analitica valutazione delle prestazioni che la Comunità Montana avrebbe dovuto offrire a fronte del contributo ricevuto e, pertanto, resisi conto che i costi da affrontare erano notevolmente superiori rispetto alle prestazioni da garantire, si è attivato con l’ASL un procedimento di revisione dell’accordo che potesse equilibrare le condizioni contrattuali.

Dopo vari incontri si è giunti alla conclusione che si dovesse addivenire ad una risoluzione CONSENSUALE dell’accordo precedentemente sottoscritto perché evidentemente e chiaramente antieconomico, per cui nessun inadempimento è stato perpetrato dalla Comunità Montana in quanto tutto è avvenuto in maniera consensuale, sottolinea la nota della Comunità Montana, ponendo rimedio ad un accordo che prevedeva un utilizzo non equilibrato di risorse pubbliche.

Nei prossimi giorni, come evidenziato nel punto 3 della delibera n. 682 del 18/05/2022 del D.G. ASL, verranno precisate, con separato provvedimento, le “modalità circa l’utilizzo dei locali da adibire ad ambulatorio” al fine di ottemperare compiutamente alla legge regionale 3/2019 recante “disposizioni volte a promuovere ed a tutelare il rispetto e il benessere degli animali d’affezione e a prevenire il randagismo”.

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