Dal 1 luglio le Usca chiuderanno. Saggese Tozzi: “Non ci sono fondi”

Dal 1 luglio non sarà più attivo il servizio delle Unità Speciali di Continuità Assistenziale – USCA. Con una nota inviata ai direttori delle Asl campane è stato reso noto che non essendo stato previsto un ulteriore finanziamento per il funzionamento delle Usca, queste smetteranno di funzionare. Il responsabile della prevenzione della Regione Campania, Dott. Arcangelo Saggese Tozzi, ha fatto sapere che lo spegnimento della macchina USCA segue non solo il mancato stanziamento di fondi ma anche la sempre più carente affluenza di pazienti. Infatti, nonostante i numeri della pandemia dimostrano che non siamo affatto usciti dall’emergenza sanitaria, a causa delle innumerevoli varianti del virus covid-19 in diffusione su tutto il territorio italiano – in Campania i contagi hanno superato quota 9mila positivi – ormai sempre più alto è il numero di pazienti che si affidano ai tamponi antigenici effettuati presso le farmacie e i laboratori di analisi: “Su oltre 5000 tamponi” – ha dichiarato Saggese Tozzi – “solo 700 sono quelli effettuati dall’Usca in tutta la provincia di Salerno”. E alle preoccupazioni legate alla sorte che seguirà il personale fino ad ora impegnato nelle Unità Speciali di Continuità Assistenziale, Saggese Tozzi assicura che “al fine di non disperdere le competenze acquisite, può prendersi in considerazione l’opportunità di un proseguimento delle collaborazioni professionali in essere, nell’ambito degli istituti contrattuali vigenti e delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente”.

 

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