Grave carenza di personale Sala Operatoria nell’Ospedale di Polla. La Cisl: “Occorre una riorganizzazione”

Grave carenza personale Sala Operatoria dell’ospedale di Polla i delegati della CISL Salerno segnalano la grave carenze di infermieri e anche l’inadeguatezza della nuova riorganizzazione delle sedute operatorie, scaturita dopo una riunione del Personale Medico con la Direzione Sanitaria del 5 luglio.

L’organico attuale è composto da 14 Infermieri di cui un Coordinatore e 2 Oss ma tra ferie e malattie, il il numero di Infermieri attivi ora è a 11. “L’attuale situazione rappresentata è al netto delle prossime assenze per le ferie estive che riducono ancora il numero di operatori attualmente in servizio, diritto contrattuale che sancisce un obbligo da parte del datore di lavoro da rispettare”, fanno sapere dalla Cisl. La turnazione attuale prevede 2 infermieri, il Coordinatore ed un OSS in orario antimeridiano, 2 infermieri ed un OSS in orario pomeridiano e 2 Infermieri ed un Reperibile per la notte.

Nella nota inviata all’Asl Salerno il sindacato sottolinea la necessità di favorire un ridimensionamento delle attività di sala operatoria “poiché la carenza di organico rischia che le prestazioni possano nuocere gravemente alla salute degli operatori ma soprattutto dei cittadini”. Infatti a parere dei delegati della RSU per la CISL FP – Antonio Cervone, Gianfranco Climaco e Giuseppe Procaccio – tale situazione risulta essere fonte di rischio clinico abbastanza elevato, in quanto la legislazione oggi presente nel settore impone la presenza minima di due infermieri ed un OSS per l’apertura di una camera operatoria.

“Infatti qualora si dovesse rendere necessario in contemporanea un intervento di elezione e d’urgenza sarebbe difficile poter assistere adeguatamente il paziente con grave rischio di infezioni. Tale situazione prospettata a seguito di apposta riunione tra soli medici, in assenza del personale sanitario e socio sanitario interessato in quanto operante nella struttura non concordata con le Organizzazioni Sindacali del Comparto, risulta non conforme ai dettati normativi in merito alla sicurezza del rischio clinico che è uno degli obbiettivi prioritari che il SSN si pone. Purtroppo – concludono i delegati Cervone, Climaco e Procaccio – ci stiamo convincendo sempre di più che la riorganizzazione della filiera sanitaria dell’ASL Salerno non è mai stata tra le priorità dell’attuale direzione strategica aziendale per cui le strutture periferiche sono state abbandonate e questo, e solo questo, sarà il nostro ricordo dell’azione dell’attuale manager dell’ente”.

Nella Riunione Organizzativa del 5 luglio scorso, nel rimodulare le giornate delle sedute operatorie delle varie Unità Operative Chirurgiche, “evidentemente non si è tenuto conto della carenza del personale Infermieristico, constatando che tali unità risultano appena sufficienti per lo svolgimento delle sedute di Emergenza/Urgenza e non possono certo essere adoperate per eventuali attività chirurgiche elettive in particolar modo di pomeriggio dove in servizio ci sono solo 2 infermieri”.

Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …….occorre una rifondazione, cialtroni!!!!!!!

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