Duro richiamo dell’Anac alla Provincia su appalti: le irregolarità contestate

L’ente Provincia di Salerno riceve un duro richiamo dall’Anticorruzione in tema di appalti nel triennio 2019/2021. Il richiamo firmato dal Presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, come riporta l’edizione odierna de “il Mattino” parla di “approssimazione ed irregolarità nella gestione degli appalti e anche in merito alle procedure adottate durante il periodo Covid”. Nell’articolo la giornalista Petronilla Carillo snocciola le irregolarità contestate all’ente di Palazzo Sant’Agostino: “sarebbero state più volte violate le procedute previste dal Codice degli Appalti. In particolare il calcolo non corretto dell’importo a base d’asta; l’”artificioso” frazionamento degli affidamenti; il ricorso “significativo” degli affidi di somma urgenza senza una preventiva stima dei lavori complessivi di manutenzione e il ricorso, anche in questo caso definito “significativo”, di affidi diretti per lavori di importo inferiore ai 40 mila euro”. Contestati anche la mancata programmazione dell’attività di manutenzione e la parcellizzazione degli appalti, quindi il mancato rispetto delle procedure di rotazione che prevedono il divieto dei reinvito degli operatori, anche se non aggiudicatario. Il richiamo arriva al termine di una lunga attività di vigilanza sulle gare pubbliche. L’Anac interviene anche su quella che definisce “mancata costante attività di manutenzione da parte della Provincia” che ha comportato, secondo l’Anticorruzione, ha comportato, anche in assenza di eventi imprevisti, cedimenti della pavimentazione stradale, dissesti, infiltrazioni, rottura di tombini e di impianti di climatizzazione, con evidenti disagi per la popolazione, cui si è posto rimedio con affidamenti diretti urgenti. Con conseguenti interventi tampone straordinari. La Provincia di Salerno ha soddisfatto le esigenze di manutenzione stradali e degli edifici parcellizzando le attività negoziali, suddividendole in numerosi microaffidamenti di modesto importo. Avrebbe potuto invece, secondo Anac, “riunire più interventi per tipologia di opere ed effettuare procedure ad evidenza pubblica”.