Associazioni di tipo mafioso estorsione e porto illegale di armi: scatta il blitz a Pagani. Arrestate 8 persone

Gli ufficiali della Polizia Giudiziaria in servizio presso il Comando Provinciale di Salerno, hanno eseguito nella giornata di oggi, un’ordinanza applicativa di misure cautelari della detenzione in carcere e degli arresti domiciliari emessa, su richiesta della Procura della Repubblica Direzione Distrettuale Antimafia, dal G.I.P. del tribunale di Salerno, nei confronti di 8 persone ai quali sono stati contestati a vario titolo, i reati di associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, detenzione e porto illegale di armi comuni da sparo ed esplosivi, in gran parte aggravati da metodi e finalità mafiose.

Il provvedimento cautelare, basato su attività investigative svolte dalla Tenenza Carabinieri di Pagani su delega della Direzione Distrettuale Antimafia ha ritenuto la perdurante operatività almeno fino al 2019 di un sodalizio camorristico operante in Sant’Egidio del Monte Albino e nei comuni limitrofi, denominata “I ZI MAIST- QUELLI DI SAN LORENZO”, capeggiata dalla famiglia Iannaco – Sorrentino, e che inizialmente si poneva in posizione di neutralità tra “Nuova Camorra” e “Nuova Famiglia” ma a seguito dell’omicidio di Iannaco Mario si schierano con quest’ultima.

Le attività di indagine, svolte attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, servizi di osservazione, perquisizioni, sequestri, acquisizioni di documenti, accertamenti tecnico scientifici, sono partite già nel 2018 e sono partite dal susseguirsi di attentati ai danni di attività commerciali mediante ordigni esplosivi artigianali.

Tra le principali attività delittuose contestate si evidenziano ulteriori reati di usura, rapine, furti e ricettazione di merci di provenienza illecita nonché di detenzione di armi da sparo e materie esplosive. Il provvedimento cautelare eseguito in data odierna, costituisce un’ulteriore fase di contrasto esercitata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno, con le varie Forze dell’Ordine, finalizzata alla ricostruzione della presenza sul territorio di organizzazioni camorristiche autoctone e non solo, per come erroneamente ritenuto da tempo, di ingerenze criminali sul territorio da parte di organizzazioni del napoletano.

 

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