Standing ovation per il professore Ippolito “nuovo” cittadino di Sala Consilina

Una standing ovation alla fine del discorso di Giuseppe Ippolito da poco diventato cittadino onorario di Sala Consilina. Il folto pubblico presente ai “Cappuccini” ha così voluto rendere omaggio al professore di Sant’Arsenio, tra i più importanti luminari nel contrasto al Covid. La cittadinanza onoraria è stata conferita dal sindaco Francesco Cavallone, dopo l’approvazione unanime del consiglio comunale (su proposta del consigliere Vincenzo Garofalo). Al convegno, condotto dal giornalista Angelo Raffaele Marmo, che ha preceduto la cerimonia hanno partecipato i consiglieri regionali Tommaso Pellegrino e Corrado Matera, il presidente della Torquato Tasso, Michele Calandriello e la preside del lice classico, Antonella Vairo. “Ho studiato per 20 anni a come si ci si prepara in certe situazioni e mi ha fatto piacere metterlo a disposizione degli altri”, ha commentato Ippolito, che ricordiamo è l’ex direttore scientifico dello “Spallanzani”, l’istituto nazionale per le malattie infettive. Ippolito ha invitato a non abbassare la guardia. “Sarà un autunno da vivere giorno per giorno, vedremo di volta in volta come circola il virus, e questo dipenderà anche da come lo faremo lo circolare noi”. Il consiglio che l’attuale Direttore Generale della Ricerca e Innovazione in Sanità del Ministero della Salute dà ai cittadini è quello di “fare la quarta dose anti Covid per chi ha più di sessant’anni”. Durante l’incontro, poi, Ippolito ha cercato di lanciare messaggi di ottimismo e soprattutto di sprone per le nuove generazioni e ha anche parlato di sistema sanitario, compreso quello campano. “Il vero riordino della Sanità parte delle percezioni dei bisogni delle persone. Abbiamo bisogno che i quasi 700 milioni che prendono le Regioni , come quella dove ci troviamo adesso, diventino realmente lo strumento per cambiare il modello di gestione della fragilità”.
…..bravo francesco e bravo questo vero uomo che da lustro alle nostre povere contrade dimenticate da dio e dagli uomini.