Rete di interventi oncologici dell’Asl Salerno: l’ospedale di Polla “svuotato”. “Boom” delle cliniche private

Una missiva “interna” e che sarebbe dovuta restare privata, che circola in seno all’Asl di Salerno fa emergere quali potrà essere la rete oncologica per l’Asl Salerno stessa: è stato infatti trasmesso l’elenco provvisorio, che sarà aggiornato dalla Regione Campania in seguito a verifiche annuali e triennali, delle strutture pubbliche e private accreditate dell’azienda sanitaria locale. Le strutture escluse non potranno eseguire dal primo settembre i relativi ricoveri programmati per praticare tali interventi. “Qualora avvenisse – hanno avvertito dall’Asl Salerno – non sarà riconosciuto il valore economico”. Alla missiva è allegato lo schema provvisorio delle specifiche neoplasie trattabili chirurgicamente. L’ospedale “Luigi Curto” di Polla che non viene più definito Dea, viene privato di numerosi interventi (resterebbero possibili solo colon, retto e fegato ma trattamenti non chirurgici). Nello schema il Luigi Curto di Polla viene definito allo stesso modo di quello di Oliveto Citra, ovvero solo presidio sanitario. Pochi gli interventi possibili anche a Vallo della Lucania e Battipaglia. Leggermente più forniti di “servizi” Nocera e Pagani.
Tutt’altra storia, invece, per quanto concerne le cliniche private convenzionate. La clinica Cobellis e la Tortorella, come si evince dallo schema possono effettuare tutti o quasi gli interventi previsti.
La clientela elettorale passa anche attraverso la sanità privata!!!
Il paziente si sente obbligato perché raccomandato; proprietari e dipendenti delle cliniche private si sentono in obbligo verso il politico che gli fornisce i clienti. Per questo la sanità pubblica è stata smantellata.
….storie di ordinaria corruzione, clientele e favoritismi . Intanto la gente crepa e nessuno se ne fotte. I viaggi della speranza verso il nord continuano ed i baroni e non solo della medicina ingrassano anche se “poverini” devono pagare le tangenti ai politici collusi.