Italia al voto il 25 settembre: come scegliere deputati e senatori

Il grande giorno delle elezioni si è avvicinato. Dopo una campagna elettorale accorata ed estiva, domani, 25 settembre, oltre 46 milioni di italiani potranno recarsi alle urne, dalle ore 7 alle ore 23, per decidere quali saranno le sorti della nuova classe governativa italiana. La recente riforma costituzionale ha leggermente variato il numero dei componenti dei due rami del Parlamento italiano, fissando in 400 il numero dei deputati elettivi e 200 il numero dei senatori. Per la prima volta potranno votare, per entrambe le camere, coloro che avranno compiuto il 18esimo anno di età.

Come si vota? Ecco nel dettaglio tutte le informazioni utili ad esprimere il proprio voto.

In un’unica giornata elettorale, gli italiani chiamati al voto e che si recheranno alle urne, riceveranno due schede elettorali: una rosa per la Camera dei Deputati e una gialla per il Senato, il meccanismo di votazione è identico. Si tratta di un sistema elettorale misto per Camera e Senato. Un terzo circa dei parlamentari è eletto in collegi uninominali e circa due terzi in collegi plurinominali, con liste bloccate. I collegi uninominali, in cui ogni schieramento presenta un solo candidato, sono quelli che si usano per i sistemi maggioritari; i collegi plurinominali sono necessari per le leggi proporzionali e ogni schieramento presenta più candidati. Pertanto, su ogni scheda sarà riportato il nome del candidato nel collegio uninominale – chiunque di loro prenderà un voto più dell’altro sarà eletto – e, per il collegio plurinominale, il contrassegno di ciascuna lista o i contrassegni delle liste in coalizione ad esso collegate. Accanto al contrassegno delle singole liste saranno indicati i nominativi dei relativi candidati nel collegio plurinominale che saranno eletti, nell’ ordine scritto sulla scheda, in base alla percentuale del loro partito.

L’attuale legge elettorale – Rosatellum – prevede che 253 deputati e 126 senatori siano eletti con sistema proporzionale, mentre i restanti 147 deputati e 74 senatori con sistema maggioritario.

Per votare si fa una sola “x” o sul nome del candidato uninominale o sul simbolo del partito. Se si appone la “x” sul simbolo del partito, il voto andrà anche al candidato uninominale che quel partito sostiene, se, invece, la si appone sul nome del candidato del collegio uninominale, il voto sarà espresso anche per la lista ad esso collegata e, in caso di una coalizione di più partiti, il voto si estenderà proporzionalmente alla percentuale presa da ciascun partito in quel collegio. Qualunque altro segno determinerà l’annullamento della scheda: non sarà possibile, ad esempio, segnare il nome del candidato nella lista del partito così come non è permesso il voto disgiunto, ovvero esprimere preferenza per un candidato uninominale e per un partito differente.

E’ consigliato non sovrapporre le schede, per evitare che vi siano segni involontari che possono determinare l’annullamento del voto. Se ci si accorge di aver sbagliato, sarà possibile chiedere al presidente di seggio una nuova scheda, quella sostituita andrà tra le schede deteriorate.

Alla chiusura dei seggi, si procederà prima all’accertamento del numero dei votanti per ciascuna consultazione e, subito dopo, allo scrutinio delle schede del Senato. A seguire, quello delle schede per l’elezione della Camera dei deputati.

 

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2 risposte

  1. fusco antonio ha detto:

    ……in questa elezione più che in altre bisogna stare attenti e pensare bene a tutto quello che i pensionati, i poveracci, i deboli i lavoratori a reddito fisso hanno dovuto subire in questi ultimi anni. Non sprecare il proprio voto per gentaglia improvvisata che pensa solo al proprio interesse e che intende compeaere il vostro voto con quatto bonus ed elemosine. Cacciateli nelle fogne da cui sono scappati , salvini per primo e poi i suoi alleati non migliori di lui.

  2. fusco antonio ha detto:

    ….votare è un diritto ed un obbligo morale. Certo nel vallo ed in gran parte dell’italietta odierna gran parte di un popolo ascaro e levantino sarebbe meglio non andasse a votare. Ma questa è la democrazia, anche se in suo nome sono stati perpetrati grandi delitti nei secoli.

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