Migliaia di persone per San Michele a Sala Consilina. Dopo due anni riecco il “pienone” di fedeli

L’attesa, lunga, la fede, estremamente sentita, la tradizione che si rinnova. Dopo i due anni di pandemia, dopo la lunga attesa oggi (e ieri e domani) Sala Consilina torna a venerare il suo santo: san Michele. Tre giorni di passione, di momenti liturgici e di riti che si perdono nella notte dei tempi, il culto di San Michele è – anche inutile dirlo – estremamente sentito. Tanti i rituali e le tradizioni che si sono susseguiti e sono previsti in questi giorni e richiamano a Sala Consilina migliaia di persone. “I salesi che vivono lontano tornano per San Michele più che per Natale”, dicono i residenti. Le celebrazioni sono cominciate nove giorni fa, in cui tradizionalmente i fedeli si recano a piedi al santuario alle sei del mattino, per la novena.

Ieri sera l’attesa processione: preceduta da una fiaccolata. Nonostante la pioggia in centinaia di fedeli hanno assistito alla “Barca” di San Michele che viene portata da un corteo che attraversa il paese e viene fatta una sosta davanti a ogni effige sacra che rappresenta il santo che incontra lungo il tragitto. I più devoti, al termine della processione, si recano al Santuario, dove sono rimasti in veglia tutta la notte e questa mattina hanno scortato la statua del Santo riportata di nuovo in processione, fino a raggiungere l’edicola votiva di “San Michelicchio”, un’icona rivestita di tutti gli ex voto d’oro, posta all’ingresso del paese.

La processione poi è ripartita, accompagnata da invocazioni all’Arcangelo Michele, fermandosi davanti alla casa di chiunque debba fare un’offerta o un voto, fino a raggiungere lo spiazzo adiacente alla chiesa di Sant’Eustachio dove le emozioni sono davvero coinvolgenti con il tradizionale “Volo dell’Angelo”. Anche quest’anno un giovane salese è fatto “volare”, lungo una fune, a circa otto metri dal suolo, sino al simulacro di San Michele, mentre rivolge al Santo le solite invocazioni e presenta le rituali offerte. Applausi e preghiere, qualcuno si è addirittura commosso nel rivedere la scena.

La processione riprende e termina nella piazza principale, dove viene celebrata all’aperto la solenne liturgia eucaristica con la presenza del Vescovo della Diocesi, al termine della quale si assiste ai fuochi d’artificio che annunciano l’entrata di San Michele nella chiesa dell’Annunziata. Il rito religioso si ripete, come si ripete anche quello pagano, di un popolo in festa tra le vie del paese, unito come forse mai negli altri giorni dell’anno.

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