La nonna uccisa dalla nipote, la piccola lanciata dalla finestra dal papà e il giallo di Marzia. Le tre storie che sconvolgono la provincia

Tre delitti sconvolgenti stanno scuotendo la provincia di Salerno. Tre storie drammatiche coinvolgono e sconvolgono il territorio. Da Fisciano a Capaccio Paestum, passando per Pontecagnano. Un padre che lancia la figlia di due anni dalla finestra del terzo piano e solo una rete, per fortuna, eviterà la morte della piccola. Una nipote di 16 anni che accoltella, con sei fendenti secondo gli ultimi sviluppi, la nonna di 76 anni. Una donna scomparsa da mesi e con sette indagati con accuse varie di omicidio e occultamento di cadavere. Tre storie in divenire, di una provincia noir che lascia sbigotitti e attoniti di fronte a situazioni sulle quale i quesiti volteggiano rapaci. Quesiti su cosa si potesse fare prima – se qualcosa si poteva fare – per evitare che avvenissero, e quesiti sui moventi e sulle ricostruzioni.
L’interrogatorio di garanzia sul caso della nonna uccisa a Capaccio Paestum, nei confronti della nipote sedicenne, una liceale, potrà essere fonte di alcune risposte. Soprattutto sul movento che ha spinto la giovane a uccidere la nonna. Diverse le ricostruzioni al vaglio degli inquirenti, ma ancora tanta nebbia su una vicenda atroce.
Si sta delineando, invece, la vicenda del padre che una settimana fa ha lanciato al figlia dal terzo piano a Fisciano. L’uomo dice di non ricordare nulla, prima aveva riferito che fosse stata la voce di Dio a “suggerigli” il maledetto gesto.
E infine il giallo di Marzia Capezzuti, scomparsa da tempo da Pontecagnano. Un caso tornato alla ribalta grazie alla tramissione “Chi l’ha visto?” e che ora vede, anche, sette indagati. Uno di loro è stato picchiato in carcere a Fuorni. Anche in questa triste storia, tra accuse e omertà, ha troppi dubbi ancora da risolvere.
La provincia di Salerno si scopre così tutt’altro che provincia esente da drammi, e non lo dicono solo queste tre ultime storie, ma anche una serie di fatti di cronaca che spesso, troppo spesso, hanno lacerato il territorio.