Caso scomparsa Marzia Capezzuti, dopo l’autopsia si attendono i risultati dell’esame del DNA

Sono cominciati gli esami autoptici sul cadavere rinvenuto il 25 ottobre scorso in un casolare a Montecorvino Pugliano. Gli inquirenti ipotizzano che i resti ossei possano appartenere a Marzia Capezzuti, la 29enne scomparsa ormai da 8 mesi dalla casa popolare in cui viveva a Pontecagnano con quelli che si teme essere stati i suoi aguzzini. Come si apprende dal quotidiano “La Città” è stato necessario spostare il corpo da Battipaglia a San Severino data la carenza di attrezzature necessarie ad eseguire un’autopsia che si presenta ancora più delicata, a causa dell’avanzato stato di decomposizione del cadavere. Sicuramente, uno dei risultati che si attende con maggiore ansia, è l’esito dell’esame del DNA che, comparato con quello della madre di Marzia, permetterà, forse, di rispondere a un terribile interrogativo. Tra 120 giorni il Prof. Santurro, al quale il Gip Scermino ha conferito l’incarico, depositerà la relazione.

Intanto, la Procura prosegue con le indagini. Ad oggi sono sette le persone iscritte nel registro degli indagati per diverse ipotesi di reato che vanno dall’omicidio con occultamento di cadavere ai maltrattamenti.

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