La storia di Gianvito Riccio: da Sassano alla cucina dello chef Antonino Cannavacciuolo

La storia di Gianvito Riccio è l’esempio di come la passione ma soprattutto l’impegno, prima o poi ripagano. Gianvito è un 24enne di Sassano, diplomato all’istituto per i servizi e la ristorazione alberghiera di Sant’Arsenio. Dopo il percorso scolastico, Gianvito è riuscito, dopo altre esperienze, tra cui la scuola Alma di Gualtiero Marchesi, ad arrivare a far parte della brigata del ristorante Villa “Crespi” dello chef Antonino Cannavacciulo il quale di recente ha ottenuto la terza stella Michelin. Ma come è iniziato questo percorso di successo che lo porterà da dicembre a lavorare in un altro rinomato ristorante stellato a Parigi.

Prima di approdare a “Villa Crespi”, Gianvito ha frequentato la scuola internazionale di cucina del Maestro Gualtiero Marchesi, portatore della “nouvelle cucine” in Italia. Qui è iniziato il suo percorso di apprendimento , dalle tecniche base di cucina, fino al corso superiore durato un anno e durante il quale gli è stata data la possibilità di frequentare uno stage. E proprio per quest’occasione il giovane e talentuoso chef ha chiesto di poterlo svolgere nel ristorante di Cannavacciuolo. “I primi 5 mesi di stage, spiega Gianvito sono stati duri con le giornate che cominciavano alle 7.30 di mattina.” Dopo è arrivata la soddisfazione dell’assunzione a Villa Crespi fino ad arrivare alla gioia della terza stella Michelin.

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