Ecco il primo “Ep” di Feeda. La giovane cantante salese ha pubblicato “La misura delle cose”

Una giovane cantautrice valdianese, Feeda, ha pubblicato il suo primo lavoro ufficiale: “La misura delle cose”. L’Ep, di sei tracce, è disponibile in digitale e pubblicato dall’etichetta Old Harlem. Federica, in arte Feeda, è una ragazza di Sala Consilina e ha avuto il suo primo approccio alla musica da bambina quando, a 13 anni, le è stata regalata una chitarra. Studia musica per un anno per poi abbandonare momentaneamente questo percorso fino all’avvento della maggiore età. Successivamente, spinta da un bisogno interiore, inizia a scrivere i suoi primi testi accompagnandoli al suono del suo strumento. Con la sua scrittura mescola l’indie a sonorità che richiamano al pop sperimentale creando un sound carico di emozioni a volte contrastanti tra loro. Il suo inchiostro è lo sfogo involontario di un’adolescente che affronta la vita con sogni da bambina e consapevolezze troppo grandi per una ragazza della sua età. Nel 2021 pubblica il suo primo singolo “Soprammobile” per la label Old Harlem , un vero e proprio sguardo alla sua vita giunta ad un radicale cambiamento. Nel 2022 sono tre i singoli pubblicati: “Solstizio d’inverno” per 33db, “Legami” e “Cartone” per Visory Records.  Ora l’Ep.

“Per ‘La misura delle cose’ si intende il peso specifico che diamo ad ogni nostro sentimento, comportamento, rapporto con noi stessi e con gli altr – così Feeda ha spiegato il suo lavoro -. Quanta importanza diamo inconsapevolmente alle “cose” che facciamo o che ci accadono, “misurando” col tempo quanto quei piaceri o quelle ferite ci arricchiscono o distruggono. Quanto valore si da ai rapporti, alle scelte, alle proprie speranze e poi rendersi conto di quanto si è perso, quanto si è guadagnato e quanto, di conseguenza, si è cresciuti”.

Ogni brano dell’Ep prova ad esprimere il peso di alcune sensazioni e a descrivere momenti particolari di una relazione con gli altri e con se stessi. Dalle ferite lasciate da una storia finita, alla voglia di rialzarsi, dal toccare con grazia il fondo fino a risalire abbandonandosi alla leggerezza dei momenti. L’artista con la sua scrittura personale e prevalentemente introspettiva, trasmette la “misura” di ogni sentimento che prova e che ha provato trasmettendo incertezza, paura e riflessione. II mood sonoro, curato da Feeda insieme al produttore UanmNess si alterna agli stati d’animo brano dopo brano, dall’acustico alla dance, lasciando trasparire tutta la complessità che caratterizza ogni momento. La misura delle cose è un prodotto che passa dall’indie\pop e si mescola alle sonorità urban con sfumature dance/trap. Brano più caratteristico in tal senso, se si pensa alle sonorità dance/trap, è sicuramente Virga che, per la regia di Luigi Cartolano, viene accompagnato sotto forma di video insieme all’Ep.

“La canzone – ha spiegato la giovane cantante di Sala Consilina – parla delle sensazioni scaturite da una mia relazione finita male e della successiva reazione che ho avuto a tutto ciò. Qui c’è la mia reazione al dolore per questa storia finita nonostante abbia influito su ciò che ero e ciò che sono, lasciandomi in un clima di inquietudine e insicurezza generale per molto tempo. Come nel fenomeno della virga, le gocce di pioggia evaporano prima di toccare il suolo, così in questo brano la relazione inizia ma “evapora” prima del tempo che si immaginava. Una contrapposizione fondamentale che c’è nella canzone è sulle stelle che cadono: nell’immaginario comune, quando una stella cade si esprime un desiderio, nel mio caso le stelle che cadono rappresentano la fine di un incubo.

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