Fusione di Banca 2021 e Bcc dei Comuni cilentani. La lettera aperta del direttore Ciro Solimeno

Il direttore generale della Banca 2021, Ciro Solimeno, interviene con una lettera aperta in merito alla questione della fusione dell’istituto bancario con la Bcc dei Comuni cilentani. Ecco il testo integrale della sua lettera.

“Tanto tuono’ che piovve

Da discreto esperto di tali operazioni bancarie avendo nella mia vita professionale partecipato o realizzato ben 10 operazioni di fusione bancaria ( sette nel mio gruppo bancario di nascita professionale (Capitalia) e 3  con la Banca del Cilento quale ex. Direttore Generale fino al 31.12.2021), rispondo volentieri alla domanda che mi è stata posta sulla operazione in corso tra la BCC dei Comuni Cilentani e la BCC 2021 resa pubblica dall’articolo apparso su “ LA CITTA”’ del 5 Dicembre u.s..

 Dopo tanto tempo in cui si sente parlare dell’operazione di fusione tra la Bcc dei Comuni Cilentani e Banca 2021 finalmente, e molto opportunamente, il Presidente della Bcc di Buccino e dei Comuni Cilentani ha informato l’opinione pubblica della stipula di un “Patto” tra la sua Banca e Banca 2021. Continua dicendo che i CdA delle due banche hanno deliberato le modalità del progetto di fusione che dovrebbe portare alla costituzione di  un grande Istituto di Credito e la maggiore Bcc  del Sud Italia: 43 Filiali ( di cui 25 Banca 2021), 300 dipendenti (di cui 170 Banca 2021) un prodotto bancario lordo di 2,4 miliardi di euro ( di cui1,5 Banca 2021) e 12.400 soci (di cui oltre7.000 Banca 2021).   Indicativa la continuazione del Presidente Lucio Alfieri che parlando a nome di entrambe le Banche testualmente riferisce:  “il progetto di fusione vuole valorizzare le professionalità della nascente Banca che avranno un ruolo di rilievo in questo percorso strategico. Mi sento di ringraziare tutti i protagonisti impegnati in questo progetto: dai dipendenti delle due Banche di credito cooperativo, ai membri dei due CdA fino ai soci ed alle strutture centrali della Capogruppo BCC Banca Iccrea” .

Anche il presidente Lucibello di Banca 2021, che interviene nell’articolo ringrazia il suo CdA, i dipendenti di banca 2021 ed i soci, ma almeno questi ultimi non risulta siano stati informati.

L’articolo non tratta inoltre, pur annunciandolo nel titolo,  delle modalità con cui sarà portata avanti la fusione, né chiarisce quale tipologia di fusione giuridica sarà utilizzata né, tanto meno, l’esistenza o meno di ragioni politiche, sociali o tecniche che abbiano condotto le due banche a questa decisione. Bisogna pertanto, al momento, prendere atto che la Banca 2021, avente 170 dipendenti, 25 filiali, un montante pari a circa 1,5  Mld  di Eur e 7.000 soci circa, rappresenta, e di molto l’attore più importante di questo matrimonio anche perché con la sua presenza il 4 provincie- Salerno ,Potenza Cosenza e Matera- nonché, in tre regioni Campania, Basilicata e Calabria, ha una potenzialità commerciale altissima vantando una estensione territoriale nettamente maggiore rispetto a quella dei  Comuni Cilentani. Sarebbe pertanto opportuno che si chiariscano bene ai soci, proprietari della Banca, i termini e le motivazioni di questa operazione, se non altro, per ottenere una convinta adesione degli stessi all’assemblea che potrà decidere o meno sulla nascita della nuova banca”. 

Una risposta

  1. fusco antonio ha detto:

    …..qiuello che interessa a me correntista sin dai tempi della banca popolare s.matteo è che facciano le cose con onestà e nell’interesse della gente comune che ha li depositati i suoi miseri risparmi di una vita di lavoro. Il resto è politica ed inciuci che spero non rechino danno ai clienti. Buon lavoro e fate bene gli interessi della povera gente.

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