La difficile vita degli insetti impollinatori. Lo studio nel territorio del Parco del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

“L’attività umana è di sicuro uno dei fattori responsabili del declino degli insetti impollinatori anche nel Parco Nazionale del Cilento,Vallo di Diano ed Alburni”. E’ quanto si evince dal progetto di monitoraggio nazionale degli insetti impollinatori coordinato da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) ed effettuato anche all’interno di alcuni dei Parchi Nazionali italiani compreso il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. L’agricoltura intensiva e il conseguente uso di pesticidi e fertilizzanti sintetici si rivela particolarmente dannoso per questi animali che riducono, così,  la loro presenza in questo tipo di ambienti ed anche  abbondanza in questo tipo di ambienti, inoltre, sia l’agricoltura intensiva che quella estensiva possono concorrere alla frammentazione degli habitat idonei alla riproduzione e alla sussistenza degli insetti impollinatori incidendo in modo significativo sul loro rapporto con le piante.

Un’ulteriore minaccia è rappresentata dalle specie aliene introdotte dall’uomo. A questo si aggiungono anche l’apicoltura di massa e il trasporto su larga scala di colonie di api allevate che hanno aumentato il rischio di trasmissione di parassiti e patogeni  per le specie selvatiche. A concorrere, ancora, anche l’azione dei cambiamenti climatici su questi animali.

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