Da Joe Petrosino all’ufficiale valdianese della squadra cacciatori fino all’arresto di Matteo Messina Denaro

Era il 12 marzo del 1909. Un secolo e oltre fa. E un cacciatore di mafiosi, un poliziotto integerrimo natiò di Padula, nel Vallo di Diano, era la prima vittima di quella lotta che si potrae da cent’anni tra Stato sano e la Mafia, ucciso a colpi di rivoltella in piazza a Palermo. Quel detective che seguiva la mafia partendo dagli Stati Uniti, seguendo il denaro (come insegnò poi il giudice Giovanni Falcone), si chiamava Giuseppe “Joe” Petrosino. Aveva arrestato gli affaristi e gli affari loschi oltre oceano e aveva capito che tutto nasceva dalla Sicilia, da Palermo, nello specifico. Proprio dove questa mattina è stato inferto un colpo duro, alla Mafia: l’arresto dopo 30 anni di caccia del boss Mattia Messima Denaro. L’annuncio-scoop è stato dato dall’Ansa. “Il boss mafioso Matteo Messina Denaro è stato arrestato dai carabinieri del Ros, dopo 30 anni di latitanza. L’inchiesta che ha portato alla cattura del capomafia di Castelvetrano (Tp) è stata coordinata dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia e dal procuratore aggiunto Paolo Guido. E’ quanto apprende l’ANSA da fonti qualificate”. ”Oggi i carabinieri del Ros, del Gis e dei comandi territoriali della Legione Sicilia, nell’ambito delle indagini coordinate dalla procura della Repubblica di Palermo, hanno arrestato il latitante Matteo Messina Denaro all’interno di una struttura sanitaria dove si era recato per sottoporsi a delle terapie cliniche”. Ad affermarlo il comandante dei carabinieri del Ros, Pasquale Angelosanto. Non è scritto e possiamo dirlo solo senza entrare nel merito, per ovvie ragione, che a contribuire alla caccia del boss c’è stato per anni un ufficiale – non specifichiamo neanche il corpo di polizia – del Vallo di Diano, che ha fatto parte della squadra cacciatori e che si è detto “estremamente felice” di questo risultato. Era il 12 marzo del 1909 e Joe Petrosino non è morto invano, il suo ricordo è vivo, il suo esempio, anche nel Vallo di Diano e uomini e donne del comprensorio che ne hanno seguito le gesta, è seguito. Ogni giorno.

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