Otto collaboratori di giustizia testimonieranno nel processo “Febbre dell’Oro nero”

 

Otto i collaboratori di giustizia saranno chiamati a testimoniare al processo “Febbre dell’Oro nero” nella prossima udienza prevista il 30 marzo nell’aula bunker di Salerno. Questo emerge dall’udienza che si è tenuta ieri mattina, sempre nel capoluogo, a carico di 54 persone che stanno rispondendo, a vario titolo, dei reati di associazione mafiosa, associazione a delinquere finalizzata alla commissione di frodi in materia di accise ed IVA sugli olii minerali, intestazione fittizia di beni e società, riciclaggio, auto riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Il procedimento penale è scaturito dall’inchiesta che ha disvelato, secondo quanto fatto emergere dalle indagini congiunte dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, la presenza di infiltrazioni camorristiche e mafiose del Tarantino nel territorio del Vallo di Diano nel campo delle truffe allo Stato attraverso il mercato fraudolento del carburante. L’inchiesta è stata condotta dalle Direzioni Distrettuali Antimafia di Potenza e di Lecce. Tre gli imputati che hanno chiesto il rito abbreviato. Tra i legali impegnati nella difesa dei vari imputati gli avvocati Alfonso Amato, Leopoldo Catena, Mario Valiante e altri dei vari Fori della provincia. Gli otto collaboratori di giustizia – top secret la loro identità – interverranno con un programma di protezione in videoconferenza. In più il 30 dicembre è previsto il giuramento del perito per le intercettazioni, tutte accolte – anche questo deciso ieri mattina – per la fase processuale.

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