A Salerno presentato il progetto “Prins” servizio di pronto intervento sociale

Presentato a Salerno il progetto Prins, Progetto di Intervento Sociale, con risorse europee erogate dal Pon Inclusione (FSE 2014-2020) – Asse 6 (REACT-EU) per un valore complessivo di 197mila euro e che vedrà la Fondazione Humanitas occuparsi di larga parte del settore delle politiche sociali del Comune di Salerno in stretto contatto con l’assessore al ramo, Paola de Roberto.

Il progetto è rivolto a persone in condizioni di povertà estrema o marginalità e ha l’obiettivo prioritario di potenziare l’erogazione e l’accesso ai servizi per i soggetti in difficoltà, anche e soprattutto, mediante l’organizzazione di una rete che consenta di operare sul territorio con un approccio integrato di assistenza agli utenti e garantire la fruizione di diritti costituzionalmente garantiti valorizzando la dignità delle persone.

Insieme alla fondazione Humanitas, saranno parte attiva del progetto anche altre realtà associative di volontariato, come la Fondazione Caritas, l’Associazione Don Giovanni Pirone, Associazione Don Arcangelo Giglio, Associazione l’Abbraccio Onlus e ONMIC, che opereranno in sinergia con le altre realtà del terzo settore e del volontariato sociale.

I dettagli.

Tre le azioni previste, ossia la costituzione di una centrale operativa di pronto intervento sociale attiva nell’arco delle 24 ore per 365 giorni all’anno che si propone di acquisire tutte le informazioni utili per una prima lettura del bisogno e per un affidamento dell’utente ai servizi competenti per l’eventuale presa in carico.

Poi il servizio per l’accesso alla residenza anagrafica dei cittadini senza dimora e la reperibilità rendendo pienamente fruibile il diritto all’iscrizione anagrafica, l’accesso ai servizi socio-assistenziali e sanitari, l’accesso alle comunicazioni istituzionali connesse all’esercizio della cittadinanza.

E infine, terza azione, i servizi di prima accoglienza, mensa, servizi per igiene personale (docce e lavanderia), deposito bagagli e distribuzione di beni essenziali.

L’obiettivo è offrire una risposta ai bisogni primari, attivare una rete di supporto ed offrire l’opportunità di costruire un percorso di reinserimento sociale e lavorativo ove possibile.

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